Una bella, splendida notizia dopo due settimane pesanti. Valeria V. con un bel pancione parte con il marito per l’ospedale. Ma… Massimo, il piccolino, ha fretta e nasce al distributore di Frescada. Ostetrica? Il marito Filippo aiuta e Massimino collabora pur con i suoi rispettabili tre chili e due. Ecco basta questa per virare finalmente verso lidi gioiosi dopo accoltellatori quindicenni ed incursori informatici.
Le altre notizie sono quelle di un paesotto nella norma. Il “Comitato Cave” annuncia la pulitura di canali e fossati, il Comune rinegozia il mutuo, una signora ruba una carta di credito ad un’amica e degli ignari automobilisti moglianesi si trovano coinvolti in incidenti e pratiche assicurative nella lontana Campania.
Anche due lutti. Muore a soli 46 anni Amir Vettorello vittima del maledetto Covid e ci lascia pure Don Pietro Confortin parroco per ben 33 anni nel quartiere Ovest.
Insomma nel bene e nel male una settimana poco “particolare” e Mogliano rimane sotto traccia nei quotidiani locali. Poi invece venerdì tutto cambia.
Una banda di giovani truffa pesantemente i commercianti e i baristi locali con delle benfatte banconote false. Il presunto capobanda viene pizzicato dai carabinieri alla stazione di Preganziol con 16 pezzi da 50 euro arrotolati nei calzini: pizze e birre per tutta la compagnia. Leggo meglio l’età del capetto: 15 anni! Oh no… ci risiamo.
E la cultura? La signora Ada, vedova dello scultore Toni Benetton, in un bel servizio su Tribuna esprime tutte le sue nostalgie ma anche le sue perplessità sul futuro del museo in via Marignana. Altra ricorrenza: il 7 aprile viene mestamente ricordato il sanguinario bombardamento su Treviso. Negli articoli non trovo traccia del più bel libro scritto su quei giorni “Il cielo è rosso” dal nostro concittadino Giuseppe Berto. Peccato.