“Processo per stupro” documentario RAI 1979.

La requisitoria degli avvocati dei denunciati dalla donna stuprata tendeva a dimostrare la presunta connivenza della vittima che avrebbe avuto atteggiamenti sconvenienti e passivi tali da giustificare l’accaduto.

Dall’arringa pronunciata dall’avvocata che difendeva la giovane donna che aveva denunciato gli stupratori, Tina Lagostena Bassi

“E questa è una prassi costante: il processo alla donna, La vera imputata è la donna. ….. è solidarietà maschilista, perché solo se la donna viene trasformata in un’imputata, solo così si ottiene che non si facciano denunce per violenza carnale…. E io non sono il difensore della donna, io sono l’accusatore di un certo modo di fare processi per violenza, ed è una cosa diversa.”

Sono passati più di 40 anni, ma la situazione non è cambiata e la posizione assunta da Grillo lo ha dimostrato.

  • Infangare la vittima, in modo da limitarne la capacità reattiva
  • Affermare che la vittima probabilmente è una poco di buono
  • Colpevolizzare: Come eri vestita? – Perché non ti sei ribellata? – Qualche cosa hai fatto sicuramente per sedurli! – Te la sei cercata.
  • Insinuare che la vittima fosse consenziente

L’obiettivo è quello di trasformare la vittima in colpevole.

Molto più che un padre che difende il figlio, Grillo è un maschio simbolo di una cultura patriarcale.  Sono le donne le colpevoli. Come mai non ha denunciato subito? Grillo sfrutta la sua posizione politica e la sua visibilità sui media per mettere dubbi sulla denuncia della giovane, avrebbe aspettato troppo a denunciare…. Ricordiamo che il Parlamento ha raddoppiato i tempi entro cui si può sporgere denuncia (un anno, prima erano sei mesi) in considerazione del fatto che il trauma subito può provocare incertezza e paure in chi ha subito la violenza.

Del resto, da chi ha assunto come slogan “Vaffa……” chiara affermazione omofoba dispregiativa, indice di un pensiero discriminate e sessualmente denigratorio, cosa ci si poteva aspettare?

Emanuela Niero
Sono nata sotto il segno dei Pesci, mi piace guizzare. Sono femminista, faccio parte del gruppo l’8sempre donne Mogliano, sono partigiana, ho fatto parte del direttivo ANPI di Mogliano Veneto, mi piace leggere per me e per bambine bambini adulti con le lettrici di “Quante storie!”. Lo yoga mi accompagna molti anni.

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