Sarà Silvia Salvagnini, la versatile artista moglianese, a concludere gli “aperitivi poetici” in piazzetta del teatro “G. Gaber” giovedì 30 settembre alle ore 18.00 (al Centro Sociale in caso di maltempo): una rassegna che ha presentato nelle scorse settimane poeti di valore nazionale come Pier Franco Uliana e Giovanni Turra, ottenendo un’ampia e attenta partecipazione di pubblico, a testimonianza della rinata attualità del testo poetico.
Silvia Salvagnini è nata a Venezia nel 1982. Laureata in Lettere Moderne, Silvia è un’artista poliedrica che utilizza e spesso incrocia vari linguaggi per raccontare la geografia della sua prorompente interiorità. Si tuffa oltre la metrica della tradizione letteraria, fra i ritmi e le parole di una poesia di rottura (Nanni Balestrini e Edoardo Sanguineti i suoi iniziali riferimenti), spesso si accompagna con la musica (suona da sempre il pianoforte) o con emozionanti illustrazioni che realizza con trasognata abilità cromatica. È insomma una performer contaminata da una densità tematica che sa raccogliere le inquietudini sincopate delle nuove generazioni, con un’assidua ricerca delle parole che aleggiano in profondità dentro di noi.
Il suo esordio nel 2004 con la raccolta di poesie e disegni “Silenzio cileno”, seguita nel 2006 da “I baci ai muri”. Ha pubblicato due bellissimi libri illustrati “L’orlo del vestito” e “Cappuccetto Rosso”, ai quali Vogue Italia ha dedicato una approfondita recensione. “Il seme dell’abbraccio”, edito da Bompiani, è il suo ultimo lavoro, frutto di tanti anni di ricerca poetica.
Anche se molti già la conoscono e l’apprezzano, giovedì avremo modo di fare il punto sull’evoluzione del suo tragitto poetico, con una sorpresa in più, come si attaglia a una vera performer… Ci vediamo il 30 settembre.