Nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1921, 1.500 fascisti provenienti dal Veneto e dalle regioni limitrofe, assaltarono Treviso, devastando le sedi delle associazioni repubblicane, cattoliche e la tipografia del quotidiano dei popolari.
Ieri (sabato), 9 ottobre 2021, a lato di un raduno No Vax, a piazza del Popolo a Roma, mentre un gruppo di manifestanti ha occupato e devastato la sede della Cgil, un altro si è scontrato con la polizia davanti a Montecitorio.
Tra il gruppo che ha invaso la sede del sindacato, come riportato dai quotidiani, era presente anche il leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino.
Forza Nuova (FN) è partito politico di estrema destra fondato nel 1997 da Roberto Fiore e da Massimo Morsello le cui idee sono ben note a tutti.
Inoltre, Giuliano Castellino risulta essere sotto regime di sorveglianza speciale e per questo motivo non potrebbe partecipare alle manifestazioni.
Anche Fiore, ora agli arresti come Castellino, era presente durante l’assaltato alla sede della CGIL.
C’è una continuità storica in questi attacchi e una connivenza ideologica tra i principi totalitari che sono alla base del fascismo e gli obiettivi di queste forze che ormai da tempo non fanno mistero dei loro scopi.
Il governo e la ministra dell’interno Lamorgese avrebbero il dovere di fare chiarezza su quanto accaduto e di riferire in parlamento su come sia stato possibile che persone sottoposte a divieti e restrizioni abbiano potuto essere presenti a questo episodio squadrista.
Ricordiamo quanto stabilisce la nostra Costituzione.
La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista.
Inserita tra le disposizioni transitorie e finali ha tuttavia carattere permanente e valore giuridico pari a quello delle altre norme della Costituzione.
Ricordiamo inoltre quanto prescrive la Legge Scelba n. 645/1952 che introdusse il reato di apologia del fascismo e che è molto chiara nel definire le caratteristiche di movimenti che si ispirano all’ideologia fascista:
“Quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrandola democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
Ci sembra rilevante la dichiarazione rilasciata dal segretario generale del sindacato di polizia, Siap, Giuseppe Tiani
«Uno Stato civile non può tollerare la violenza gratuita scaturita da una manifestazione illegale e non autorizzata capeggiata da notissimi estremisti dell’estrema destra extra parlamentare che hanno manipolato politicamente il dissenso di una parte della popolazione sul Green Pass. Intollerabile la violenza fisica e verbale scatenata contro la sede della Cgil e i palazzi che ospitano Governo e Parlamento. Esprimo totale solidarietà alla Cgil e al suo segretario Maurizio Landini e ai colleghi e colleghe che devono gestire tensioni degne degli anni bui della Repubblica”.
Riportiamo anche il Comunicato della Segreteria nazionale ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, sui fatti accaduti a Roma sabato 9 ottobre nell’ambito della manifestazione no green pass.
“Un inaudito assalto fascista alla democrazia.
Questo sta accadendo a Roma. Nell’esprimere solidarietà alla CGIL, la cui sede nazionale è stata oggetto di aggressione e danni, ci appelliamo con forza al Ministro dell’Interno, al Governo affinché vengano immediatamente sciolte, senza se e senza ma, tutte le organizzazioni che si rifanno al fascismo che è, se ancora non fosse chiaro, un crimine!”