A metà agosto un nubifragio colpì Mogliano e tra le vittime verdi ci furono dei platani sul Terraglio. Ne celebrammo la dipartita con un omaggio alla loro secolare bellezza e con riconoscenza per aver abbellito ed ombreggiato la nostra cittadina. Adesso ci risiamo.
Ben 18 platani storici dovranno essere abbattuti perché colpiti dal “cancro colorato”. Questa malattia rende obbligatoria l’eliminazione degli alberi malati per evitare il suo elevato pericolo infettivo. Così senza tante storie saranno tolti di mezzo una ventina di esemplari distribuiti nel territorio comunale e sei proprio ai bordi del Terraglio. Sono stati numerati, le moto-seghe già cantano e tutto sarà eseguito nei prossimi giorni. La notizia lascia senza parole, nessuno andrà ad abbracciarli per difenderli ma a tutti dispiacerà vedere il nostro paesaggio impoverito. Mogliano è una bella cittadina piena di alberi curati ed amati ma le cadute, accidentali o meno, stanno aumentando.
La prima cosa da fare è reimpiantare, si può cambiare la posizione, si può modificare la tipologia, scegliere essenze più compatibili per radici ed estensione con il tessuto urbano e poi bla bla bla più rispetto per la natura.
Si dovrebbe fare un’altra cosa importante e il riferimento è tutto per i sei platani che saranno scardinati dal Terraglio: la manutenzione, tradotto la potatura. I platani sono stati oggetto di trattamenti, di capitozzature terribili. Tutti ricordiamo lo spettacolo inquietante di quei monconi bitorzoluti che vediamo a fine inverno, più che alberi sembrano fantasmi grigiastri che minacciano il fondo stradale. La potatura è fatta ancora con le piattaforme che lavorano sulla pianta dall’esterno, capitozzando e ferendo rami e corteccia. Ma avete mai sentito parlare di three climbing? Questa potatura, un po’ acrobatica ma più mirata di sicuro, consente interventi e tagli precisi, si mantengono le proporzioni dell’intera pianta e la chioma viene bene rispettata. Cosa c’entra con la malattia? C’entra. Sono proprio le ferite improprie, le cicatrici, gli errori negli interventi di potatura che consentono o facilitano la mortale aggressione del “ceratocystis platani“. Così è.
Una brutta storia di sicuro ma possiamo trasformarla in una buona lezione per il futuro. Gli alberi storici e monumentali devono essere protetti, controllati e curati in modo nuovo e preveggente. Il Terraglio? Tornerà ad essere una delle vie più belle d’Italia, un “boulevard verde”(cit.), senza l’ennesimo centro commerciale, senza frequentazioni notturne discutibili, con meno auto, con più bici e, ricordiamolo, con i suoi secolari platani. Meno sei.