Sono sempre più numerosi i medici che decidono di agire politicamente.
Questa cosa ha poco o niente a che fare con partiti ed elezioni, ma c’entra molto con l’assistenza dei loro pazienti. Questi medici hanno capito che la salute si difende principalmente con la prevenzione, e per prevenire le malattie non basta educare le persone a mantenere stili di vita corretti: se l’ambiente in cui viviamo è sempre più degradato, tendono a degradare anche i comportamenti delle persone, sul piano individuale ma anche sui piani della partecipazione e della responsabilità sociale. Questo fattore, molto evidente nel procedere della presente pandemia, andrà così a sommarsi all’avvelenamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, oltre che agli effetti del riscaldamento globale, con esiti nefasti sulla salute pubblica.
ISDE è un’Associazione internazionale di medici che hanno questo tipo di sensibilità. La sezione italiana è particolarmente importante e attiva.
A Mogliano, e nella parte meridionale della provincia di Treviso, opera da quasi vent’anni APIO, che si occupa di prevenzione e informazione oncologica. APIO è un’Associazione della società civile e vi collaborano anche alcuni medici. La prevenzione oncologica è la sua ragione sociale, ma è evidente che non si può segnare un confine netto, tra quella che è la difesa contro i tumori e la salvaguardia della salute in generale. Per fare un esempio: una persona con una alimentazione che contenga un eccesso di calorie, di grassi animali, di alcol e di zuccheri avrà certamente una aumentata possibilità di avere un cancro, ma prima ancora vedrà comunque minata la sua salute e la sua qualità di vita. In APIO, perciò, si è sempre più sviluppata una sensibilità indirizzata a informare sui corretti comportamenti da tenere in campo alimentare, nell’igiene personale e della casa, nell’attività fisica quotidiana, anche collaborando con le scuole. Contemporaneamente è aumentata la consapevolezza di quanta importanza riveste l’ambiente in cui viviamo: la qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua che usiamo, anche della bellezza del paesaggio che ci circonda, ai fini della nostra salute mentale. Per questo APIO si è collegata con altri soggetti che si occupano della difesa ambientale, e anche con i comitati che si oppongono al progetto di costruzione di un grande inceneritore di rifiuti a Fusina, vera e propria bomba innescata in un ambiente già sovraccarico di fonti inquinanti.
In base a queste premesse, come iniziativa per il mese di novembre APIO ha organizzato un convegno (lo ha denominato “Serata a tema Ambiente e Prevenzione”) lunedì 29 alle 20,30 nella sala del Centro Sociale di Mogliano. L’obiettivo è quello di portare l’analisi e la discussione sullo stato dell’ambiente, partendo dal livello globale e collegandolo alle problematiche locali.
È ormai evidente a tutti che il problema ambientale a livello globale è rappresentato dalla crisi climatica in atto. Il riscaldamento dell’atmosfera terrestre, dovuto alla emissione di quantità sempre maggiori di prodotti della combustione, e alla distruzione di migliaia di ettari di foreste per lasciare spazio ad allevamenti intensivi, sta producendo effetti devastanti sul clima. Questo è stato definito “il più grave problema che l’umanità abbia mai dovuto affrontare”. Gli allarmi della comunità scientifica datano ormai parecchi decenni, e da molti anni l’ONU riunisce quasi tutti i Paesi della terra per i vertici globali sul clima chiamati COP (da “Conferenza delle Parti”), sempre con esiti molto deludenti. Quest’anno si è tenuto a Glasgow, in Scozia, il 26esimo vertice annuale, appunto la COP26. Ne parlerà un testimone diretto. Il dottor Daniele Pernigotti, biologo, è un consulente professionale per la decarbonizzazione e per l’economia circolare: in funzione delle sue competenze era presente a Glasgow e ha seguito la Conferenza in prima persona. Chi meglio di lui per rispondere alle domande sull’argomento?
Il secondo intervento sarà a cura della dottoressa Vitalia Murgia, molto conosciuta a Mogliano, dove per molti anni ha esercitato come medico pediatra di famiglia. Lei fa parte della giunta esecutiva nazionale di ISDE Italia, e svolge un lavoro di ricerca ad alto livello sugli inquinanti ambientali, con particolare riguardo agli effetti sui bambini. Illustrerà un argomento, quello dell’inquinamento da PFAS, che sta sconvolgendo gran parte della pianura veneta, a causa dei gravi ritardi e omissioni da parte degli organismi di controllo, e che adesso (ultim’ora) vedrà l’intervento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, che ha accolto gli accorati appelli dei genitori e dei comitati delle popolazioni venete avvelenate da queste terribili sostanze.
Infine, sentiremo i ragazzi. Consapevoli che la distruzione dell’ambiente sta pregiudicando il loro futuro hanno costituito movimenti di estensione mondiale, ma che stanno radicandosi anche nel livello locale.
Il “bla bla bla” attribuito da Greta Thunberg ai potenti della Terra ha dato il titolo al convegno organizzato da APIO.