Attraversando il centro storico di Mogliano spesso mi capita di pensare quanto deve essere difficile farlo per un anziano. Oltre al pericolo costante di essere travolto da persone frettolose di tutte le età che ritengono i marciapiedi, dedicati appunto ai piedi, piste per ruote di bici, monopattini, skateboard, il povero pedone trova grosse difficoltà anche a fare una sosta per tirare il fiato da qualche parte, vista la cronica mancanza di panchine. Un problema che coinvolge anche mamme con bambini e carrozzine che non hanno luoghi per sostare in sicurezza. E i bambini in età pre-scolare che hanno bisogno di un luogo dove sedersi con altri compagni a leggere o ad ascoltare una storia, dove vanno? Mogliano non ha una biblioteca adeguata, quella esistente non possiede spazi comodi dove recarsi a studiare, a leggere, a consultare, per non parlare dei supporti tecnologici ormai indispensabili e presenti in abbondanza nelle biblioteche dei comuni limitrofi.
E nelle lunghe, bellissime giornate di sole estive non possiamo più godere dell’ombra fresca degli alberi secolari che furiosi temporali ma soprattutto le seghe elettriche hanno eliminato, rimpiazzandoli con alberelli così piccoli che potranno fare ombra solo fra qualche generazione. Viene il sospetto che forse, oltre i pedoni, neanche le foglie non sono più ben viste sui marciapiedi.
Mi chiedo che tipo di città stia diventando Mogliano e se esiste un organico progetto urbanistico che ne possa indirizzare la crescita futura.
Perché alle amministrazioni risulta così difficile immaginare per una piccola città delle caratteristiche basiche: marciapiedi, cestini, panchine, una biblioteca degna di questo nome…e magari anche alberi, tanti alberi?
Per esempio anche nei più piccoli paesini della vicina Baviera, spersi in mezzo alla campagna, non mancano mai i marciapiedi, i cestini, le panchine, una biblioteca con pannelli solari, piste per vari tipi di ruote, parchi-giochi ad uso di tutte le età e decine di alberi secolari, venerati con il rispetto dovuto agli anziani…
Forse le amministrazioni comunali tedesche sono composte da consiglieri con una idea precisa di quali siano le priorità: meno mega-progetti e più attenzione alla qualità della vita.
Ecco, forse a Mogliano manca questa idea precisa: che sia troppo semplice pensare a migliorare la quotidianità invece di cadere nella solita tentazione di lasciare una traccia indelebile (purtroppo) sul territorio, magari a carico dei cittadini di domani?

Doriana Pavan
Temporary Manager Professionista specializzata nel passaggio generazionale, nel change management, nella crescita del potenziale e della leadership per manager e top manager. Business Coach certificata, ha conseguito la specializzazione in CBT, Cognitive Behavioural Therapy techniques rendendo ancora più efficaci i suoi interventi di business coaching. Ha un’ampia e lunga esperienza di lavoro in aziende strutturate e multinazionali. Bilingue italiano-inglese, ha maturato rilevanti esperienze nella gestione di team in progetti internazionali anche in presenza di forti aspetti di multiculturalità in Asia, Medio Oriente, Africa e Sud America. Ha avuto determinanti esperienze professionali in ambito sportivo ai massimi livelli a fianco degli allenatori di Sisley Volley, Rovigo Rugby e Valsugana Rugby e di alcuni giocatori della Benetton Basket. Ha maturato venticinque anni di esperienza in corporate training nell’ambito comunicazione d’impresa e sviluppo. Alle attività di training aziendale ha affiancato molti interventi come docente di comunicazione d’impresa in master internazionali con collaborazioni con Università degli Studi di Padova, Università Lumsa di Roma, IED Venezia, IULM Milano-Feltre, IUSVE Venezia.

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