L’amico F….. mi segnala un problema nel sottopasso automobilistico di via Prà dei Roveri. Mi lusinga “Ti chi te sì bravo scrivar…”. I miei congiuntivi fanno pena ma lo seguo lo stesso. Malvolentieri. C’è uno stretto passaggio pedonale ma le auto mi fanno ansia lo stesso e l’inquinamento pasteggia, l’amico insiste e mi fa vedere l’intoppo: acqua. C’è una perdita importante sulla rampa sinistra verso il Terraglio. Non è un torrente ma una bella fontanella. Va a finire sulla strada e forma un paio di pozzanghere che devono essere poco simpatiche in queste mattinate sottozero. Telefonini pronti e documentiamo la falla. Ne troviamo un’altra vicino, più piccola, poi una signora, in bici, sfreccia giù dalla rampa e rischia di porre fine a F….. e alla sua solerzia civica.
Discutiamo con le mascherine ben alzate. Lui sostiene che da tempo aveva visto bagnato il fondo stradale ma l’aveva sempre ricondotto a qualche pioggia, adesso purtroppo di piogge proprio non se ne vedono e quindi è qualcosa altro. Una perdita da una tubatura? Una infiltrazione da chissà dove? Vedo F….. assorto, forse sta pensando a quali effetti può avere quel flusso continuo d’acqua….. Gli dico di smetterla, bisogna tornare su a respirare l’aria buona del Terraglio. Finisce di fotografare, “Facciamo un articolo va bene dai”. Mi ritornano in mente i tempi eroici in cui fu fatto quel sottopasso, anzi i tre sottopassi che unirono le due Mogliano, siamo ne 1989 mi pare. Un fatto storico, un’opera gigante, sono stati bravi. Mi ricordo le code infinite e fumogene che c’erano prima in via Roma, otto ore al giorno di passaggio a livello chiuso, le signore con le sporte piene che con la bicicletta si piegavano sotto le sbarre e passavano veloci rischiando la vita. Un’altra Mogliano, lontana.
Beh, bando alla nostalgia, mi ricordo anche che ci furono un sacco di polemiche: il sottopasso era insufficiente per il traffico proveniente da Peseggia-Scorzè e quegli zig-zag nella zona artigianale, troppo vicino al centro, mancava la corsia di emergenza… di fatto però risolse un sacco di problemi e quindi teniamocelo buono, sano e possibilmente senza infiltrazioni acquatiche.
Risaliti propongo a F….. di fare come “Pattini d’argento “. Lui avrebbe infilato le dita nella crepa come il piccolo eroe olandese che così aveva impedito il crollo della diga fino all’arrivo dei soccorsi. F….. non apprezza e dice che non ho senso civico.