Dopo il terremoto avvenuto nella maggioranza che governa Mogliano, con il sindaco Bortolato e la quasi totalità della sua giunta che si sono polemicamente staccati dalla Lega (con il sindaco però che ribadisce di essere un “civico di destra”: da intendersi come un graduale riposizionamento nei dintorni di Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni amministrative?) anche la geografia dell’opposizione è sostanzialmente cambiata.
Cos’è successo? È successo che Carola Arena, ex sindaco di Mogliano che in occasione delle precedenti comunali aveva dato vita a una sua lista di natura civica conquistando tre seggi, alle elezioni politiche dello scorso settembre ha aderito al Terzo Polo, smarcandosi dal Centro Sinistra. I suoi tre consiglieri sono invece rimasti fermi al mandato ricevuto dagli elettori e si sono aggregati alle civiche dei “Democratici per Mogliano”. Il gruppo dei “civici” è ora composto da Ferdinando Minello (capogruppo), Tiziana Bau, Renzo Prete, Roberta Albanese, Daniele Ceschin.
Li abbiamo ascoltati per comprendere le ragioni della loro decisione e sondare le prospettive (assenti per altri impegni Albanese e Ceschin)
Dicono innanzitutto Tiziana Bau e Renzo Prete:
Massimo rispetto per la scelta di Carola Arena, ma noi siamo rimasti fedeli alla nostra identità, quella di essere consiglieri civici all’interno del centro sinistra.
Una questione di coerenza…
Non solo. Noi crediamo molto nella partecipazione civica alla gestione delle comunità locali, specialmente in questo momento storico di crisi della rappresentanza politica.
Specifica a questo proposito Ferdinando Minello:
Questo è il punto centrale del nostro impegno. Pensiamo infatti che le evidenti difficoltà dei partiti di captare e interpretare i bisogni della gente e dei territori, possano essere risolte con la partecipazione attiva di cittadini. La rigenerazione della politica passa anche attraverso la presenza di un rinnovato movimento civico.
Aggiungono Tiziana Bau e Renzo Prete
Ascolteremo con molta attenzione i protagonisti della Associazioni sociali, ambientaliste, culturali e solidali che in questi anni hanno saputo coinvolgere e organizzare numerose persone sui temi più rilevanti della loro vita: lavoro, ambiente, cibo, cultura… facendo quello che un tempo facevano i partiti.
Come pensate di rapportarvi con il PD di Mogliano?
In modo costruttivo, lavorando sui contenuti e valori che ci accomunano, ma con una nostra precisa autonomia di giudizi e proposte.
A proposito di giudizi, qual è la vostra opinione sull’operato dell’attuale Amministrazione?
Ferdinando Minello
Negativa. In questi anni è stata più impegnata nelle lotte interne, con gli esiti che conosciamo, che sul fronte amministrativo. Nulla o poco è stato realizzato del programma sbandierato durante le elezioni, niente piscina, niente nuova biblioteca, niente ampliamento del Distretto sociosanitario, cultura affossata. Una giunta assente e deludente.
Renzo Prete
Soprattutto non c’è stata alcuna attenzione per le emergenze dell’ambiente, sembra che il problema non esista. Nessuna decisione è stata presa per mitigare gli effetti del cambiamento climatico anche nel nostro territorio, eppure molte indicazioni le abbiamo a portata di mano, suggerite dagli esperti dello IUAV dell’Università di Venezia, come noi abbiamo proposto in più occasioni ma senza ottenere dall’Amministrazione alcun riscontro; nessun impegno anche sul fronte delle comunità energetiche, come si sta facendo con risultati molto positivi in altri Comuni; nessuna iniziativa anche per favorire il trasporto pubblico (stralciati i finanziamenti decisi dalla giunta Arena per riammodernare il comparto della Stazione Ferroviaria della nostra città) e la mobilità lenta con le piste ciclabili. Escludendo il pezzetto di via Roma, del resto inceppata da mesi, l’unica cosa che ha saputo fare Bortolato è stata quella di attribuirsi il merito delle realizzazioni della precedente giunta”
Tiziana Bau
Va detto anche che la situazione sociosanitaria soffre di molte criticità e il fatto che l’attuale Amministrazione intenda delegare la gestione a qualche associazione è una fuga dalle proprie responsabilità molto preoccupante-.
“Insomma” conclude il capogruppo Ferdinando Minello “di carne al fuoco ce n’è tanta. Vogliamo condividere un percorso responsabile con i nostri cittadini, e per noi sarà un percorso unitario che si concluderà con la scelta di un nuovo nome e di un nuovo simbolo a testimonianza del nostro caparbio impegno per Mogliano e i Moglianesi”: