Come annunciato in un precedente articolo, viene organizzata da parte dei Comitati NO INCENERITORE FUSINA una grande giornata di mobilitazione popolare a Malcontenta, sabato 27 maggio.
Il volantone di lancio della manifestazione riporta le tappe del movimento per la salute e l’ambiente, dopo che nel 2019 Veritas ha annunciato l’intenzione di costruire 3 grandi linee di incenerimento di rifiuti e fanghi a Porto Marghera, ottenendo il via libera di Regione e Comune. È stato grazie alle lotte organizzate dai Comitati che per ora è entrato in funzione un solo forno (e anche questo è ora oggetto dell’esame e della discussione del Consiglio comunale di Venezia, dopo la presentazione allo stesso Consiglio di una petizione con centinaia di firme, il 9 maggio).
Il movimento ha visto un salto di qualità e partecipazione dopo che, nel 2022, la multinazionale del fossile ENI ha presentato in Regione il progetto per un maxi-inceneritore a due linee (la Grande Nave) per bruciare 190.000 tonnellate all’anno di fanghi di depurazione contaminati provenienti da tutto il Veneto. Un impianto che verrebbe costruito a poche centinaia di metri dagli abitati di Malcontenta e Marghera e a pochi passi dalla laguna.
Il volantone riporta i dati, ormai comprovati da molti studi, di pericolosità per l’ambiente e la salute: gli inceneritori non sono mai una soluzione, tanto più se sono orientati a bruciare fanghi contaminati, come sono quelli prodotti in Veneto che, oltre a tutte le altre sostanze tossiche e nocive, contengono anche i micidiali PFAS. Anche la Comunità Europea dice che bruciare rifiuti e fanghi non è sostenibile, aumenta il riscaldamento globale, ed è in contrasto con l’economia circolare.
Decenni di industrializzazione dissennata hanno reso Porto Marghera e il territorio metropolitano uno dei posti più inquinati al mondo. Le popolazioni sono esposte da troppo tempo a livelli di inquinamento intollerabili: non è un caso se in queste zone si registrano tassi tra i più alti in Italia di malattie respiratorie e tumori. Negli ultimi anni si sono succedute, da parte delle autorità responsabili di ambiente e salute, le promesse di bonifica e sanificazione del territorio. Venezia viene addirittura candidata ad essere “Capitale mondiale della Sostenibilità”! Invece ci sono ancora industrie pericolose, discariche, una centrale a carbone e altre a gas, raffinerie, Grandi Navi, il terzo aeroporto italiano, autostrade e cementificazione. E adesso vogliono anche aggiungere mega inceneritori di rifiuti e fanghi tossici.
Tutto questo viene fatto senza avere mai interpellato la popolazione interessata. Per questo la giornata del 27 maggio prevede una consultazione popolare, un “referendum autogestito”. Agli abitanti di Malcontenta verrà chiesto di esprimersi con un sì o un no su tre quesiti contenuti su una scheda: il primo chiede di esprimersi sulle linee di incenerimento di Veritas, il secondo sull’inceneritore di fanghi di ENI, il terzo interpella i residenti in merito alla bonifica del territorio e all’insediamento di attività produttive eco-compatibili.