BRUNELLO CUCINELLI ovvero IL “CAPITALISTA UMANISTICO”

Per sabato 15 luglio alle ore 20.45 Teatro Careni a Pieve di Soligo è stato organizzato un incontro pubblico con Brunello Cucinelli, stilista ed imprenditore, premiato a Parigi con il Neiman Marcus Award 2023 riservato ai “grandi” della moda. La sua azienda è espressione del cosiddetto Capitalismo umanistico.

Il Premio ricevuto è stato il degno riconoscimento ad una delle “Icone” del nostro tempo, che con la sua professionalità ed il suo impegno rappresenta un modello da imitare.

Brunello Cucinelli è un uomo d’altri tempi, che dalla sua storia personale fatta di povertà ed amore per gli altri ha saputo trarre il meglio, non soltanto per sé, ma per l’economia nazionale. Egli è stato colui che per primo ha dimostrato come sia possibile aumentare i fatturati senza delocalizzare la produzione dove costa di meno e cambiando il ‘vissuto’ tradizionale del lavoro dipendente. Da una sua intervista: «Provo emozione nell’ esprimervi la mia idea di Umana sostenibilità e ciò che io intendo per Capitalismo umanistico. La prima parte della mia vita l’ho vissuta in campagna. Eravamo contadini, non avevamo la luce elettrica, coltivavamo la terra con gli animali, raccoglievamo l’acqua piovana ed avevamo un grande rispetto per tutti gli esseri viventi».

Il filosofo e poeta greco Senofane [570475 a. C.] diceva: “alla terra tutto deriva“, e Brunello Cucinelli da giovane con la sua famiglia viveva, in armonia con tutto ciò che è stato creato. Per volere del nonno, la prima ‘balla di frumento’ era destinata alla Comunità. Da allora col tempo ha appreso e sedimentato il grande tema della vita: l’equilibrio tra il profitto e il dono. Quel periodo, per lui, è ancora a tutt’oggi un ‘dono’ da proporre come modello al nostro prossimo. Da ragazzo ha visto gli occhi lucidi del padre umiliato ed offeso sul lavoro; per questo oggi fatica a capire perché non si debbano rispettare i dipendenti.

Brunello ispirato dal dolore che lesse allora in quegli occhi decise che il suo progetto esistenziale sarebbe stato imperniato nel testimoniare la dignità morale ed umana dei collaboratori. «Volevo un’impresa che facesse sani profitti, ma che li realizzasse con etica e rispetto delle regole. La Società è quotata in borsa perché desidero avere un’impresa che abbia una crescita condivisa dal mercato azionario. Voglio che i miei collaboratori lavorino in luoghi gradevoli, guadagnino qualche cosa in più di quanto previsto dal Contratto e che, sul lavoro,si sentissero come esseri pensanti e non solo strumenti».

La sua idea è che una piccola parte dei profitti dell’Azienda vada ad abbellire il contesto di vita dei suoi dipendenti e dei suoi concittadini. Egli vuole che le persone lavorino il giusto tempo ma siano anche ‘connesse’ tra loro, ritrovando un sano equilibrio tra anima e corpo, perché, come è noto, anche l’anima ed il corpo hanno bisogno di nutrimento quotidiano.

«Cerchiamo di rispettare le leggi di ogni Stato dove esportiamo, e ringraziamo il nostro stimato Presidente Mattarella, perché anche per merito suo l’Italia, da anni è tornata ad essere credibile a livello internazionale».

La sua industria si trova a Solomeo, un piccolo borgo medioevale del XIV Secolo, nei pressi di Assisi. Le maestranze lavorano in opifici del passato secolo ma che sono stati gradualmente restaurati ed abbelliti. Gli edifici obsoleti ed irrecuperabili sono stati demoliti ed il suolo da loro occupato è tornato ad essere adibito all’agricoltura: vigneti, oliveti, frutteti e grano.

«Abbiamo restaurato il borgo medioevale di Solomeo e, ascoltando le parole sapienti dei nostri maestri, abbiamo edificato anche un Teatro che noi consideriamo come tempio laico dell’arte, poi un Monumento alla Dignità dell’uomo ed un immenso Parco definito Progetto per la Bellezza, è in costruzione anche una Biblioteca universale»

Per quest’ultima idea si è ispirato al grande Tolomeo I di Alessandria ed all’Imperatore Adriano [76 a.C-138 d.C.] quando diceva: «I libri mi hanno indicato la via della vita; da grande, la vita mi ha fatto comprendere il contenuto dei libri. Chi costruirà biblioteche, avrà costruito granai pubblici per le future generazioni». Questa è la sua idea di “Umana sostenibilitàche, più in generale, è quello che viene definito il Capitalismo umanistico.

Gianni Milanese
Sono nato a Mogliano Veneto nel 1946. Dopo una lunga carriera militare mi sono dedicato alla libera professione come Consulente di Direzione ed Organizzazione, attività che ancora oggi svolgo con grande passione nell’ambito dello Studio Milanese®. Scrivere rappresenta per me un hobby come il Nordic Walking, la Barca a vela, la musica Jazz e l’impegno nel Volontariato. Ho scritto alcuni racconti lunghi e numerose poesie. Ma, fondamentalmente, quando mi metto alla tastiera lo faccio per me stesso e per chi sa ancora accendere la miccia dei sentimenti cioè per coloro che soffrono o gioiscono e che, come me, nello scrivere vivono una seconda vita. In tale ottica la mia scrittura non può essere giudicata come scontata, perché l’esistenza non lo è mai. Secondo me un racconto per toccare le corde deve essere dolceamaro come appunto lo è la vita. Dal 2021 collaboro con il mensile di attualità, cultura e società L’ECO di Mogliano e con altri periodici [Trevisani nel Mondo, D&V…]. Vivo e lavoro a Villorba, ridente cittadina a nord di Treviso, nel comprensorio del Parco naturalistico del fiume Storga.

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