Di lei mi ha sempre affascinata il linguaggio. Che parlasse o che scrivesse mi colpiva la musicalità, la logica, l’irridente provocatoria intelligenza, insieme leggera e potente, del suo esprimersi.

L’ho amata (e la amo) perché l’ho percepita come una identità in cui potevo specchiarmi senza paura, donna, come me, come molte, alla ricerca.  Femminista.

Michela Murgia è stata una donna di potere.

Il potere di vivere la propria vita fuori dagli schemi, oltre i confini. Senza paradigmi.

Michela Murgia è stata una donna di potere perché ha fatto della sua vita, e della sua morte, un atto politico.

Michela Murgia è stata una donna di potere perché ha usato la propria libertà per suggerire libertà a tutte, a tutti.

Il potere di Michela Murgia è stato e rimane quello della parola che demistifica e inquieta, che non cerca vantaggi per sé, che osa sfidare la consuetudine, scegliere.

Michela Murgia è stata una donna di potere perché ha usato tutti i linguaggi tecnologici per affermare anche nella piazza mediatica la difesa dei diritti.

Miche la Murgia ha avuto il potere di spaziare fra vari mestieri e lavori: impiegata in un call center, scrittrice, drammaturga, insegnante di religione, blogger, saggista, e quello di vivere molte vite accanto a persone diverse fra loro.

Nel suo libro Accabadora, vincitore del premio Campiello nel 2010 (vincerà anche il Super Mondello e il Dessì) ci sono alcuni dei temi sui quali si impegnerà tutta la vita.

Così inizia il romanzo. Dedicato “A mia madre tutte e due”. Perché anche Michela è stata figlia di anima.

“Fillus de anima. È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra”

Maria Listru diventerà la figlia di anima di Bonaria Urrai, l’Accabadora, quella che dona la morte a chi soffre. Chiamata al capezzale dai parenti. E quando Maria scoprirà il suo ruolo nella comunità, Bonaria le dirà come nella vita e nella morte contino le relazioni e l’accudimento. E sarà ciò che la scrittrice metterà in pratica durante la sua intera esistenza.

Nel ricordo di lei, Chiara Valerio ha affermato di volerne parlare al futuro.

Perché il futuro sta nelle scelte che allargano gli spazi della mente, che sgretolano i privilegi. Quei privilegi che obbligano (anche chi li detiene) a non vedere possibilità altre.

Emanuela Niero
Sono nata sotto il segno dei Pesci, mi piace guizzare. Sono femminista, faccio parte del gruppo l’8sempre donne Mogliano, sono partigiana, ho fatto parte del direttivo ANPI di Mogliano Veneto, mi piace leggere per me e per bambine bambini adulti con le lettrici di “Quante storie!”. Lo yoga mi accompagna molti anni.

1 COMMENT

  1. Mi è piaciuto molto il tuo articolo!
    Ora che leggo la tua biografia, ci ho trovato una bella sorpresa perché sono anch’io di Mogliano Veneto… complimenti ancora e speriamo d’incontrario una volta che vengo su… abito a Roma. Ciao e grazie!
    Immensa Murgia!

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