Sfilano a Mogliano i grandi interpreti dei paesaggi interiori
“Paesaggi, le forme della coscienza” è il titolo della nuova mostra promossa dall’associazione “Oltre lo sguardo” in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Mogliano. Ospitata nel Centro d’arte e cultura “Brolo”, verrà inaugurata il 30 settembre e sarà visitabile fino al prossimo 26 novembre. 37 le opere e 18 i grandi artisti esposti per scoprire stili e visioni dell’arte contemporanea.
Partiamo da loro: • Gino Rossi (1884 – 1947) • Luigi Cobianco (1893 – 1967) • Giovanni Barbisan (1914 – 1988) • Orazio Celeghin (1906 – 1984) • Alberto Gianquito (1929 – 2003) • Zoran Music (1909 – 2005) • Bruno Saetti (1902 – 1984) • Virgilio Guidi (1891 – 1984) • Armando Pizzinato (1910 – 2004) • Mario De Luigi (1901 – 1978) • Edmondo Bacci (1913 – 1978) • Luciano Gaspari (1913 – 2007) • Gino Morandis (1915 – 1994) • Saverio Rampin (1930 – 1992) • Olimpia Biasi (1947) • Mirella Brugnerotto (1957) • Loreto Martina (1953) • Angelo Zennaro (1951)
Sono i 18 artisti della nuova mostra sui paesaggi della nostra vita promossa dall’associazione “Oltre lo sguardo”: le loro opere ci daranno una mano per comprendere lo sguardo pittorico del Novecento.
Va ricordato, in premessa, che con la direzione artistica di Angelo Zennaro, il Brolo è diventato in questi anni uno scrigno espositivo di tutto rispetto. Dal 2020 in poi abbiamo potuto godere del ciclo “La nascita della sensibilità moderna” con l’esposizione di opere di G.B. Piranesi (splendide le sue “carceri”), Gustav Doré con le sue illustrazioni della Divina Commedia (potenti quelle dell’Inferno), Francisco De Goya e Zoran Music, emozionante pittore e incisore sloveno.
Questa mostra inaugura un nuovo ciclo, intitolato “Il valore sotteso”. S’intende cioè presentare ad un ampio pubblico scorci dell’arte contemporanea, il passaggio dalla raffigurazione all’interpretazione per poter meglio cogliere lo spirito del tempo e l’evoluzione della percezione. La prima esposizione sarà dunque dedicata alle suggestioni del paesaggio, con quadri che riflettono un più intimo e personale rapporto con la natura, fino ad approdare alle più visionarie tendenze, alla sperimentazione del colore e al dialogo con la natura stessa. 37 opere lunghe un secolo: coprono un tempo che va dal 1909 al 2023.
La mostra è curata da Angelo Zennaro, il Comitato scientifico è composto da Pietro Bianchi (critico d’arte e docente all’università di Padova) Nicola De Cilia (critico letterario e scrittore) Angelo Zennaro (direttore artistico)
Le mostre che seguiranno
Il nuovo ciclo “Il valore sotteso” prevede, al seguito di “Paesaggi, le forme della coscienza”, altre due importanti mostre.
La prima: “Da Giovanni Battista Piranesi a Emilio Vedova” inizierà il 2 dicembre per concludersi il 18 febbraio del 2024. Un viaggio nella storia dell’arte dalle Carceri d’Invenzione di Gian Battista Piranesi all’età contemporanea di Emilio Vedova. Saranno esposte 16 Tavole della celebre serie Le Carceri d’Invenzione di Piranesi, realizzate tra il 1745 e il 1750, e 16 incisioni di Emilio Vedova, realizzate dalla Stamperia d’Arte Albicocco di Udine.
Dal 2 dicembre al 18 febbraio 2024
Centro d’Arte e Cultura Brolo, Mogliano Veneto (TV) – Via Rozone e Vitale 5
La seconda: “Goya: il caos delle Passioni – Tauromachie e Follie”, dal 16 marzo al 2 giugno 2024. Francisco Goya (1746 – 1828), pittore e incisore spagnolo all’inizio dell’Ottocento ha aperto la strada ad una nuova epoca, ad un nuovo modo di intendere l’arte e di guardare il mondo. Sulla scia delle mostre precedenti – Los Caprichos e Los Desastres de la Guerra – la nuova esposizione delle Tauromachie e Follie completerà l’opera di presentazione al pubblico dell’opera di GOYA.
Dal 16 marzo 2024 al 2 giugno 2024
Centro d’Arte e Cultura Brolo, Mogliano Veneto (TV) – Via Rozone e Vitale 5