Conosciamo oggi il medico Vladimiro Artuso, una delle eccellenze del nostro territorio. Più avanti, in uno dei prossimi articoli, coglieremo l’occasione per approfondire la bellezza di alcuni aspetti del suo lavoro.

Originario di Marcon, ha trascorso i suoi primi anni nella sua città natale frequentando asilo, elementari e medie, per poi continuare gli studi a Treviso e intraprendere la strada della medicina a Padova. Il suo percorso è iniziato nell’ ospedale di Treviso, dove ha affinato le proprie competenze lavorando in un reparto clinicizzato di Medicina Interna e in pronto soccorso.

Successivamente ha deciso di tornare a Marcon e iniziare la carriera di medico di famiglia, potendo applicare l’esperienza acquisita in ospedale e mettendo in pratica le conoscenze accumulate negli anni. In concomitanza ha anche fatto ricerca scientifica, durante la quale ha effettuato varie scoperte.

Tra queste l’identificazione di una genealogia con sintomi suggestivi di Alzheimer, per cui ha avviato uno studio pionieristico in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del prestigioso Istituto Mario Negri di Milano. L’ obbiettivo era di individuare i marcatori genetici specifici per la malattia così da poter effettuare una diagnosi precoce. Parallelamente ha intrapreso ricerche sulle malattie dovute ai prioni, agenti infettivi con caratteristiche non convenzionali, più piccoli dei virus ed incredibilmente resistenti alle terapie usate contro virus, batteri e funghi.

In questo campo è ricercatore Telethon dal 2011 e ha ottenuto risultati davvero soddisfacenti, che hanno permesso di aumentare considerevolmente la vita dei pazienti.

Come se non fosse già sufficiente, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze del Mario Negri di Milano e l’Istituto Santa Lucia di Roma, ha lavorato sulla malattia di Huntington, sviluppando una terapia che sta mostrando risultati straordinari. Ha inoltre collaborato con i Technobiology Labs del Dipartimento Giulio Natta del Politecnico di Milano per uno studio sull’asse microbiota intestino-cervello, col quale è stato creato un modello fisico completo e aprendo così nuove vie alla conoscenza e alle terapie inerenti.

Nel corso degli anni ha seguito da vicino l’evoluzione della sanità nazionale, notando cambiamenti significativi positivi, come l’introduzione di sistemi informatici che hanno velocizzato i meccanismi, e assolutamente negativi, come la drastica diminuzione nel numero di medici e degli altri operatori sanitari, che perciò si ritrovano sovraccaricati di lavoro, con uno sforzo notevolissimo per consentire il mantenimento degli alti standard qualitativi che hanno sempre contraddistinto la nostra sanità.

La redistribuzione dei fondi ha creato problematiche di diversa natura a carico dei cittadini. È una conseguenza delle scelte politiche passate e attuali che non hanno saputo prevedere e soddisfare le nuove necessità e i nuovi scenari. La popolazione è cresciuta, c’è bisogno di più medici e di mantenere l’alto livello della preparazione e dei servizi erogati.

La speranza di Artuso è che la formazione medica continui a produrre professionisti di qualità e che il sistema trovi un equilibrio tra quantità e qualità di medici disponibili. La sua carriera, ricca di successi e dedizione, è stata ed è un contributo significativo al mondo della medicina e alla comunità di Marcon. Vladimiro Artuso rimane un esempio di impegno in campo scientifico, sempre pronto ad affrontare sfide e contribuire al benessere della propria comunità.

Mihai Sirbu
nato e residente a Marcon, studente presso l'istituto Bruno-Franchetti. Vari interessi tra cui la tecnologia, la storia e l'attualità. Membro del gruppo Giovani di Marcon.

4 COMMENTS

  1. Un medico e una persona straordinaria. Che sa fare la differenza per chi soffre. Le sue ricerche cambieranno il futuro della medicina.

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