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È tutta una questione di prospettiva.
Lo è sempre stato, da Aristotele, passando per Copernico, Galilei e giungendo a Darwin. Sicuramente altri passaggi ci attendono e il nostro modo di vedere le cose cambierà ancora.
Il pianeta su cui viviamo è nato cinque miliardi di anni fa da una baraonda di collisioni, frantumazioni e aggregazioni.
Ha affrontato bombardamenti di comete ghiacciate e asteroidi vaganti, che portarono un’immensa quantità di materiali esterni, compresi tanta acqua, carbonio, amminoacidi e altre molecole organiche. Le condizioni per ospitare organismi viventi. Circa quattro miliardi di anni fa iniziò la vita da un comune progenitore microbico.
I microbi crearono le condizioni che oggi ci mantengono in vita. C’erano prima di noi, hanno trasformato chimicamente il pianeta, senza di loro non potremmo vivere, e tutto lascia pensare che continueranno a dominare la terra anche dopo di noi.
Gli animali a noi familiari comparvero seicento milioni di anni fa, per l’85% della sua durata l‘evoluzione biologica sulla Terra vide soltanto microbi e gran parte della vita terrestre attuale è costituita da batteri.
Il genere Homo, quindi coloro da cui proveniamo, è comparso circa due milioni di anni fa e Homo Sapiens, cioè noi, circa trecento mila anni fa. Siamo un trattino nella lunga linea storica di questo pianeta ma negli ultimi cinque secoli Homo Sapiens ha sterminato più di un terzo di tutte le forme di vita.
Le cause di questa sesta estinzione di massa sono note: deforestazione per far posto a pascoli, strade e miniere; diffusione di specie invasive per mezzo di traffici e turismo; urbanizzazione selvaggia; inquinamenti agricoli e industriali; sfruttamenti eccessivi delle risorse a causa di caccia e pesca intensive (Kolbert 2014; Wilson 2016).
Il tasso odierno di estinzione è dieci mila volte più alto del normale.
L’ uomo è riuscito nella difficile impresa di cambiare così drasticamente le condizioni del pianeta da renderlo un luogo pericoloso per la sua stessa sopravvivenza. E allora ci possiamo davvero autonominare protettori della Terra?
Onestamente, possiamo dire, come suggerito da Fratelli D’Italia a Marcon, che l’uomo conferisce dignità alla natura?
Ci siamo sempre definiti i Signori della Terra, questa è la nostra intima convinzione. Ma dobbiamo cambiare prospettiva, uomo e natura non sono due cose distinte. L’uomo è natura, esattamente come tutti gli altri esseri viventi con cui condivide la casa. Noi non siamo i proprietari e i responsabili di questa casa comune ma siccome la stiamo maltrattando, visto che ne abbiamo le capacità, dobbiamo proteggerla e aiutarla.
E quell’ideologismo che Fratelli d’Italia tanto critica nasce dalla consapevolezza di tale necessità. Dopo aver visto e compreso l’orrore la spontanea risposta emotiva è inevitabilmente estrema.
Allora, dobbiamo comprendere i motivi di questa risposta, accoglierli e, evitando estremismi, provare a modificare il nostro punto di vista. Perciò, gli slogan di coloro che provano a cambiare il proprio pensiero non sono fini a sé stessi ma decisamente concreti.
La presenza dell’uomo non è in contrasto con la difesa ambientale ma imporsi di avere molta più attenzione alle proprie attività, come suggerisce la legge europea “Nature Restoration Law”, è una necessità e un dovere.
Non possiamo stravolgere il mondo umano ma dobbiamo credere che sia possibile cambiarlo in meglio e spingerci a farlo. È l’unico modo per coniugare difesa dell’ambiente e crescita economica e vivere senza distruggere la casa di tutti.
Quello che fa la differenza tra un contadino che agisce così e uno che non lo fa è solamente la conoscenza. E a volte a destra non sembra che ci sia.
Bravo Luca……. Chissà quando l’Homo sapiens attuale si renderà conto che la Terra è una sola e che il suo futuro dipende soprattutto dai nostri comportamenti e dalle nostre decisioni. Sono d’accordo con te : non dovremmo stravolgere i meccanismi naturali del nostro mondo ma impegnarci tutti a salvaguardarlo e possibilmente a migliorarlo
Treviso 11 02 2024 – Grazie di questo contributo…
Grazie Luca ,non ci ricordiamo mai del privilegio che abbiamo …dobbiamo mantenerlo questo privilegio con un comportamento che non stravolga i meccanismi naturali:abbiamo solo questo di mondo!!!
Bene Sig. Colussi, tutto condivisibile, a Mogliano come Comitato a difesa delle cave di Marocco siamo in linea col suo pensiero, aderiamo al Forum nazionale Salviamo il Paesaggio e sarebbe bello avere dei collaboratori anche nei comuni limitrofi come quello ove lei abita. Per saperne qualcosa di quello che facciamo consulti, se vuole, il nostro sito: http://www.cavedimarocco.it
Cordiali saluti.
Paolo Favaro