La salute viene al primo posto, senza la salute si ferma la quotidianità della persona e, quindi, anche l’economia.
Il nostro sistema economico è fortemente legato al funzionamento del sistema sanitario, dobbiamo ricordarlo e farne un pilastro delle nostre azioni, se vogliamo davvero garantire un futuro a questo paese, a noi e alle future generazioni.
Oggi la sanità sta soffrendo, c’è carenza di personale, mancano i medici di famiglia, i pronto soccorso sono sempre sovraffollati, nei prossimi anni il numero dei medici non sarà sufficiente, le liste di attesa sono diventate lunghissime ed è necessario rivolgersi al privato per poter avere una prestazione in tempi ragionevoli, pagando molto di più.
Situazioni che tutti noi proviamo quotidianamente e che conosciamo, purtroppo, molto bene. È un disagio che rischia di diventare una situazione molto pericolosa, il sistema sanitario regionale non è più sostenibile, vuol dire che sta diventando necessario aprire al secondo pilastro, quello assicurativo, e perdere l’universalità.
Dobbiamo riprendere il controllo della nostra sanità, stiamo correndo un rischio molto forte, lo scivolamento verso la fine di un sistema universalistico e l’avvento della privatizzazione porterebbero con sé disuguaglianze intollerabili. Dobbiamo essere consapevoli della necessità di individuare una proposta alternativa a questa pericolosa deriva, perchè è una scorciatoia che crea ulteriori disuguaglianze.
Su queste questioni non si sono fatti passi avanti anzi stiamo regredendo ma tutto questo non è ineluttabile, si può e si deve fare diversamente. È molto importante parlarne per non sentirsi abbandonati, non rassegnarsi e provare a trovare una soluzione.
Sabato 24 febbraio, infatti, ci sarà un importante incontro sul tema in cui si affronteranno, con esperti del settore, i punti cruciali. Sarà un incontro eccezionale ed unico sul nostro territorio, da non perdere per la valenza dei relatori e l’importanza delle tematiche che coinvolgono da vicino tutti noi.