Povera Italia! Una mozione indecente e assai preoccupante, presentata dal consigliere Franceschetto nel mese di gennaio, è stata finalmente discussa dal consiglio comunale di Marcon il 24 giugno scorso. L’oggetto della mozione è la sospensione dei fondi nazionali all’ ANPI, accusata di apologia delle foibe. Nel dibattito, dai toni decisamente surreali, è intervenuto un consigliere dai banchi dell’opposizione, sottolineando la gravità della mozione e la sua pericolosità per le basi della nostra democrazia, basi ormai sempre più colpite da continui rigurgiti di nostalgia fascista sia locale che nazionale. Al termine del dibattito, tutti i dieci consiglieri di maggioranza hanno votato a favore di tale mozione.
Non posso esimermi dal condividere la crescente preoccupazione destata da tali proposte: da giovane italiano, nato in un paese libero e democratico, un paese sorretto da una costituzione i cui principi fondanti sono la libertà e l’eguaglianza, valori che – mi tornano in mente le parole del presidente Pertini – non ci sono stati regali da nessuno, ma sono stati conquistati con il sangue e con le vite di molti uomini e donne che con coraggio si sono opposti all’oppressione del regime fascista, anche a costo della loro stessa vita. Quegli uomini e quelle donne erano soprattutto partigiani e partigiane: è grazie anche loro che oggi molti consiglieri, come Franceschetto, hanno la libertà di esprimere tali indegni pensieri. Ma con quale faccia, con quale coraggio ora i consiglieri di maggioranza vogliono togliere i fondi all’associazione nazionale dei partigiani italiani, ai nostri padri liberatori e madri liberatrici? La risposta a tale domanda non può essere più evidente: è chiaro come l’ignoranza dilagante tra gli esponenti di Fratelli d’Italia porti a fare tali dichiarazioni, sono chiari i sentimenti di matrice fascista che muovono gli stessi a presentare proposte volte a sconsacrare i valori fondanti della nostra Repubblica. Dobbiamo seriamente riflettere a quali mani abbiamo lasciato il governo di questo paese.
Concludo ricordando le parole con cui una ormai centenaria partigiana italiana, Paola Del Din, ribatteva ai nostalgici fascisti: “studiate cretini”.
Grazie Tommaso, la miseria mentale.. di questi individui si sta manifestando sempre di più; spudoratezza senza limiti e contagiosa.. leggessero un po’ di storia.
Che mozione indecente… Avrebbero almeno potuto cercare una motivazione più credibile, pur immaginando la motivazione autentica della richiesta di cancellare il contributo. Segno o di insipienza o di sfrontatezza. Mi preoccupa la “compattezza” dei consiglieri di maggioranza, nessuno con un guizzo di consapevolezza?