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Il Graticolato Romano, straordinario esempio di ingegneria antica e pianificazione urbana, rappresenta un patrimonio storico di inestimabile valore. Questo sistema di suddivisione agraria, caratterizzato da una rete regolare di strade e canali, ha lasciato un’impronta indelebile sul paesaggio di Mogliano Veneto, dimostrata dall’asse formato dalle vie Tavoni-Vanzo-Boito-Cortellazzo, identificato come il decumano massimo, dalle vie Ronzinella, Marocchesa, f.lli Bovo e Bianchi, come decumani e dalle vie XXIV Maggio, De Gasperi e Motta, come cardini. Altre testimonianze sono numerose strade, sentieri, confini e fossati.

Il Graticolato Romano fu introdotto dai Romani durante la loro espansione nella Pianura Padana, intorno al II secolo a.C. Questa organizzazione permetteva una gestione efficiente delle terre agricole e facilitava il controllo del territorio. La struttura del graticolato ha influenzato profondamente l’assetto urbano e rurale, lasciando un’eredità che perdura ancora oggi.

La sua conservazione è essenziale non solo per testimoniare le abilità ingegneristiche dei Romani, ma anche per mantenere viva una parte importante della nostra storia collettiva. Preservare questo reticolo significa conservare un pezzo della nostra memoria storica, offrendo alle nuove generazioni l’opportunità di comprendere meglio le radici della nostra società.

La conservazione del Graticolato Romano è minacciata da diversi fattori, tra cui l’urbanizzazione crescente, l’agricoltura intensiva e l’infrastrutturazione moderna. Inoltre, la mancanza di consapevolezza pubblica e di risorse dedicate rende difficile attuare misure di protezione efficaci. È quindi fondamentale sviluppare strategie che bilancino lo sviluppo contemporaneo con la necessità di preservare il patrimonio storico.

Numerose iniziative stanno cercando di affrontare queste sfide. Alcuni comuni hanno avviato progetti di mappatura e catalogazione, per documentare in dettaglio lo stato attuale delle strutture. Collaborazioni tra enti locali, università e associazioni culturali stanno promuovendo attività di sensibilizzazione e educazione, coinvolgendo le comunità nella tutela del loro patrimonio. A Mogliano, già all’inizio del Novecento, grazie a Adriano Augusto Michieli e in seguito Giuseppe Venturini e don Giuseppe Polo, sono stati fatti studi sul Graticolato Romano e opera di catalogazione dei reperti archeologici moglianesi. Oggi, a mantenere questa attenzione è il Gruppo Ricerca Storica Astori.

Le comunità locali giocano un ruolo cruciale nella salvaguardia del Graticolato Romano. La loro partecipazione attiva può fare la differenza nel successo delle iniziative di conservazione. Promuovere il senso di appartenenza e responsabilità verso il patrimonio storico è essenziale per garantire che le future generazioni continuino a proteggere e valorizzare il Graticolato. Eventi culturali, visite guidate e programmi educativi sono strumenti efficaci per coinvolgere la popolazione e diffondere la consapevolezza.

La salvaguardia di quello che rimane del Graticolato Romano moglianese è una sfida che richiede impegno e collaborazione tra istituzioni, comunità locali e cittadini. Preservare questo antico reticolo non significa solo proteggere un pezzo di storia, ma anche mantenere vivo un simbolo di ingegneria, cultura e identità collettiva arrivata quasi integra fino agli anni Sessanta del Novecento. Investire nella sua conservazione è un atto di rispetto verso il passato e un investimento per il futuro, che arricchirà le nostre comunità e il nostro patrimonio culturale per le generazioni a venire.

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