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C’è un posto molto bello a Marcon dove ogni sera i campi agricoli e due case storiche fanno da cornice a dei tramonti meravigliosi. Credo lo conosciate, chiunque abiti a Marcon ha sicuramente goduto, almeno qualche volta, di quel panorama. Probabilmente è una di quelle cose che vi fanno rilassare quando arrivate a casa ed essere contenti e orgogliosi di abitare qui. È il campo agricolo all’angolo tra via Pialoi e via Alta. Un luogo da preservare che, mi duole dirvi, verrà distrutto. Costruiranno un ipermercato e un importante insediamento abitativo. Cosa succede?
L’amministrazione comunale si vanta della propria capacità di ottenere le cose. Dice che è perchè si presta. A quali condizioni?
Alì Immobiliare ha comprato il terreno agricolo tra via Pialoi e via Alta. Ha anche acquistato all’asta l’area a San Liberale in cui è presente la ex Longo, sito con amianto. È stato concluso un accordo pubblico-privato tra Alì Immobiliare e l’amministrazione comunale: Alì demolisce la ex Longo a San Liberale, bonifica il sito e cede l’area al comune. In cambio il comune trasforma il terreno tra via Pialoi e Via Alta da vincolato agricolo a edificabile. L’area è di 46.000 mq, in cui verrà costruito un ipermercato e un insediamento abitativo da più di 100 appartamenti.
È essenziale la bonifica dall’amianto a San Liberale, doveva essere fatto anni fa, i cittadini non avrebbero mai dovuto attendere così tanto per la salvaguardia della propria salute. Però il costo per la bonifica del terreno ammonta a circa duecentocinquanta mila euro, una spesa decisamente affrontabile dal comune per uno scopo così importante. Allora perché decidere, invece, di farlo a danno di un’altra zona della città? Perché il comune non ha scelto di spendere una cifra così bassa per risanare il territorio, senza dover cedere a compromessi svantaggiosi con il privato? Per riqualificare una zona ne distruggono un’altra. Inoltre, nell’area a San Liberale il comune non esclude la costruzione di un altro supermercato o di un complesso residenziale. Ancora cemento, difficile credere che ne faranno un parco pubblico, dato che anche quelli già esistenti li vogliono riqualificare cementificandoli.
L’amministrazione si dice molto felice per il traguardo raggiunto. Ritiene che sia importante spostare il supermercato da una zona residenziale a una strada provinciale. Ma non si rende conto che la costruzione di centocinquanta appartamenti renderà quella strada altrettanto residenziale, e gli stessi disagi che provano oggi gli abitanti di viale San Marco, li proveranno, ulteriormente accresciuti dalle maggiori dimensioni del nuovo complesso, gli abitanti di via Pialoi e Via Alta domani. Risulta poi difficile credere che dove è attualmente Alì non aprirà un’altra realtà della stessa tipologia. Va inoltre detto che realizzare un insediamento abitativo e commerciale così importante in via Pialoi aumenterà notevolmente il traffico commerciale e residenziale, già molto pesante, con conseguente incremento dell’inquinamento dell’aria. Le aree cementificate aumentano il calore in città di molto rispetto alle aree verdi. Quest’ultime, inoltre, permettono l’assorbimento di acqua piovana. Al contrario, il cemento aumenta il rischio di inondazioni e allagamenti, problema già presente a Marcon. La cementificazione danneggia l’equilibrio degli ecosistemi, la nostra salute e, in conseguenza, la nostra economia. Sempre secondo l’amministrazione, si creeranno altri posti di lavoro. È probabile ma ne risentiranno i piccoli negozi presenti sul territorio, che potrebbero, invece, permettersi nuove assunzioni, se diversamente tutelati.
Queste scelte a favore della cementificazione vengono giustificate affermando che le amministrazioni precedenti hanno fatto lo stesso. Vengono portate percentuali che dimostrerebbero un consumo di suolo nel passato estremamente più elevato rispetto a quello dell’attuale amministrazione, non rendendosi conto che queste stesse argomentazioni dimostrano, invece, che il consumo di suolo è stato sempre più o meno simile. Sono, al contrario, diversi il momento storico, le necessità ambientali e la crescita della popolazione che da qualche anno si è fermata. È inoltre davvero assurdo giustificare le proprie azioni con gli errori altrui. Certamente si è costruito troppo a Marcon e alcune scelte passate sono discutibili ma questo non significa che si possa agire ancora allo stesso modo. Il consumo di suolo oggi non è né necessario né giustificabile, non possiamo continuare con le stesse logiche del passato. Oggi la priorità è costruire meno. La legge regionale Veneto n. 14 del 2017 afferma che il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile di fondamentale importanza per la qualità della vita. L’obiettivo europeo è di azzerare il consumo di suolo entro il 2050. Incuranti delle raccomandazioni mondiali, che hanno significato se applicate a livello locale, continuano con questa miopia senza comprendere che il bene di una città e della sua cittadinanza si ottengono dando spazio al verde e non al cemento. Ormai, quello che si ricerca quando si sceglie dove abitare sono i parchi pubblici, la possibilità di passeggiare lontano dal traffico, al fresco e, perché no, i tramonti. Se invece di spazi verdi si costruiranno ancora case e supermercati, Marcon continuerà a rimanere una città dormitorio, perché per stare bene da svegli i suoi cittadini dovranno andare altrove.
Per questo motivo nei prossimi giorni sarà possibile firmare una petizione per richiedere che venga ripristinata la destinazione agricola dell’area di via Pialoi e via Alta, in vista del bene comune. Se volete partecipare a rendere migliore questa città venite a firmare. Per informazioni scrivetemi al 3890868879. Io sarò disponibile a venire a raccogliere le firme in tutta la città. Inoltre, da lunedì 2 a venerdì 13 settembre, dalle 18 alle 20, ci sarà la possibilità di firmare nella piazzetta tra via Alta e via Pialoi, proprio di fronte al terreno in questione.
Io ho abitato proprio in via alta davanti a questi campi. E resto allibita…….scusate,in linea d aria a 100 metri c è l ex Carrefour……nn riesco a capire…..che gioco c è……..non dico nient altro…..perché si rischia.
VERGOGNA
Invitò chi è sensibile ad una qualità di vita ad andare a firmare io ci sarò
Per il passato era necessario costruire da un insieme di Case Sparse una Cittadina
Oggi abbiamo una cittadina dobbiamo mantenerla aggiungendo la qualità del buon vivere
No alle deturpazioni
Io sono di Mogliano ma fermerei una, dieci, mille volte perché quel terreno non venga toccato!
grazie… che fare? Non può continuare così