Dopo questa breve pausa estiva, la stagione calcistica sta per ricominciare per molti atleti grandi e piccoli. La società sportiva Team San Lorenzo Pescantina, in provincia di Verona, si adopera affinché ci sia collaborazione tra famiglie e allenatori e per insegnare ai ragazzi i valori importanti della vita: amicizia, lealtà e, ovviamente, le regole che in una squadra di calcio ci devono essere. Non ci sono giocatori di seria A e di serie B soprattutto nei “Primi calci”, nei “Pulcini” e negli “Esordienti”, ossia tra i bimbi più piccoli: lo scopo principale nei primi anni è fare gruppo. La squadra è un gruppo e se c’è unione e armonia tra i giocatori si ottengono ottimi risultati, in loro cresce l’autostima e la voglia di stare insieme divertendosi.

Le squadre del team e un solo campo

La società ha una decina squadre che vanno dai piccolissimi (Primi calci) alla prima squadra che è composta da adulti. Pur avendo tutte queste squadre, la società può usufruire di un solo campo: il Velodromo. Una delle problematiche che il TSL sta cercando di risolvere, è il problema della pioggia, perché quando piove tanto, il campo diventa un acquitrino; in quel caso le squadre di calcio devono saltare gli allenamenti o prendere in affitto un campo al Bottagisio, a Settimo o a San Vito al Mantico.  Ma il Direttivo non si arrende e,  come ogni anno, redige la consueta richiesta di assegnazione degli impianti sportivi al Comune.

Team San Lorenzo e A.S.D comitato Gestione Pista Pescantina

Dal primo giugno, e per tutta la stagione estiva, l’impianto passa in gestione all’ A.S.D. Comitato Gestione Pista Pescantina che gestisce gli allenamenti di varie società dilettantistiche di ciclismo. L’evento che hanno organizzato i genitori dell’Under 15, insieme a un paio di dirigenti della società per poter dare spazio alla  stagione degli allenamenti di ciclismo, è stato pensato sia per aiutare la società stessa che per aiutare i ciclisti. Sono state tolte le panchine dal campo e sono state messe in sicurezza le viti che servono a fissarle, per far sì che il gruppo ciclistico possa fare gli allenamenti senza impedimenti né pericoli e per far spazio alle loro attrezzature. Dopo aver sistemato il campo per l’arrivo delle società ciclistiche, è stata organizzata una partita papà contro figli che si è conclusa con pizzata sugli spalti tutti insieme.

Più di una semplice squadra… una grande famiglia

Una mamma, ci racconta: “La squadra di mio figlio, Giovanissimi under 15, è composta da una ventina di ragazzini; sei di loro giocano insieme da quando avevano 5 anni, quindi molto più che compagni di squadra. Sono ancora nella stessa società sportiva e, a loro, si sono uniti molti altri compagni di classe andando a formare un vero e proprio gruppo di amici che esce insieme andando oltre il rapporto puramente sportivo”. Le famiglie, per i valori che trasmette anche la società, sono unite come potrebbe esserlo una vera e propria famiglia allargata. Festeggiano l’ultimo dell’anno, l’Epifania, Pasquetta e il carnevale tutte insieme e si muovono in gruppi di 50 persone. Non è più solo calcio, è diventata un’amicizia profonda e per questo mamme e papà si vengono incontro anche nelle piccole difficoltà quotidiane di gestione dei figli e degli allenamenti. I familiari vanno a sostenere i giocatori durante gli incontri: i ragazzi giocano a calcio per molte ragioni: come sfogo e per vincere, come è giusto che sia. Ma anche per imparare le regole, per abituarsi allo scontro, per emozionarsi e per imparare a  gestire le paure: la paura di perdere o di non giocare bene. Subentrano una serie di emozioni, soprattutto nell’età adolescenziale, che creano malessere; in quel caso ci sono gli allenatori che fungono da motivatori e da educatori, e i genitori che supportano i figli nei momenti di difficoltà. Sugli spalti del Team san Lorenzo non sono ammessi insulti agli arbitri o parole demotivanti per gli atleti, la parola d’ordine è motivazione. Questo perché la società ha abituato le famiglie a sostenere i ragazzi fuori e dentro il campo. Sostanzialmente il ruolo dell’allenatore non è solo quello di formare bravi giocatori, ma è anche quello di dar loro un’educazione, quasi fosse un genitore senza reale DNA.

Lo scopo della società

L’intento della società di far capire quanto ci tenga ai ragazzi e al loro benessere, è una scelta vincente. A questa età, militando in categorie che formano i giocatori, alcuni ragazzi hanno ricevuto offerte da squadre più prestigiose; tuttavia, hanno deciso di rimanere per quel senso di appartenenza e amicizia che li lega al resto del gruppo. Questi giovani credono nel progetto a lungo termine della società ma, soprattutto, sono legati da affetto profondo e sincero. Quindi obiettivo raggiunto sia dal Team San Lorenzo che dai genitori: creare un gruppo di amici e non solo una squadra di calcio. Per questo motivo le famiglie si prestano ancor più a dare una mano fornendo un ottimo esempio ai loro figli: la palla rotola fino al 90°, ma l’affetto va ben oltre e, nonostante il risultato, è sempre vincente.

Samuela Piccoli
Nata nel 1973, veronese. Ha lavorato come hostess di terra al Check-in guida turistica al ceck-in dell’aeroporto Catullo di Verona. Ha svolto attività di volontariato in alcune scuole veronesi insegnando italiano a bambini stranieri e presso l’Univalpo (Libera università popolare della Valpolicella) come docente di lingua inglese base. Attualmente lavora presso la Banca Generali e collabora, come pubblicista con il “Basso Veronese”, giornale on line con sede a Legnago. Ha conseguito la laurea Triennale in lingue e culture per l’editoria e la laurea Magistrale in Editoria e Giornalismo

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