Non potevamo celebrare i 150 anni della SOMS senza intervistare il presidente Silvano Scaramuzza. Ci incontriamo all’incrocio tra il Terraglio e via Boldini, dove sorgeva la storica e mai dimenticata sede della SOMS.

Sfide e Opportunità

Quali sono state le principali sfide affrontate di recente dalla SOMS moglianese?

La legge 117 del 2017 mette ordine nel Terzo Settore creando dei registri ai quali le Associazioni devono iscriversi, anche la nostra SOMS quindi, che si occupa di solidarietà, ma non soltanto per i soci, dato che guarda anche alle fragilità esterne. Ecco la sfida recente che più ha coinvolto la nostra SOMS: si trattava di cambiar pelle senza dimenticare i valori fondanti. Ci siamo trasformati in Associazione di Promozione Sociale, questo cambiamento ci consente di svolgere attività diverse, mantenendo comunque il nostro DNA.

Come vede il futuro delle società di mutuo soccorso nel contesto della società moderna?

Se per mutuo soccorso intendiamo l’aiuto reciproco tra soci, penso a un ambito ristretto e limitato di azione. A meno che non si guardi all’assistenza medica, in supporto al Servizio Sanitario Nazionale, cosa che stanno cercando di fare alcune SOMS con grosse potenzialità.

Ruolo nella Comunità

Quale impatto ritiene che la SOMS abbia sulla comunità locale?

L’associazionismo conosce la realtà locale e cerca di dare risposte alle necessità, vedi il negozio di riciclaggio vestiti la Borsa di Mary Poppins. Nell’ambito scolastico con il sostegno ad alunni stranieri e contributi economici, con la formazione scientifica del Circolo Galilei-SOMS. E poi ancora gli Orti sociali con gli anziani, la collaborazione con altre Associazioni e il Comune.

Coinvolgimento

Quali sono i requisiti per diventare membro della SOMS e come possono i soci contribuire attivamente alle sue attività e obiettivi?

Tutti possono diventare soci SOMS, purché ne condividano i valori e versino la quota di iscrizione. E’ auspicabile poi che non sia soltanto una adesione formale ma attiva. E questa è una nota dolente, purtroppo non sono molti i soci disposti a rimboccarsi le maniche.

Progetti futuri

Ci sono nuovi progetti o iniziative in programma per il futuro prossimo?

Prima di tutto nell’imminente il raggiungimento di un traguardo eccezionale, la celebrazione del 150° anniversario della fondazione della SOMS, che però non può essere solo la chiusura di un percorso, ma una festa per dare slancio e forza a continuare, con le proposte che vengono dal territorio: la SOMS è sempre presente.

Come intendete adattarvi alle nuove esigenze e tecnologie per migliorare i servizi offerti?

Qui bisogna chiamare in causa il Circolo Galilei-SOMS che ogni anno, con il ciclo di conferenze, invita la cittadinanza a riflettere su problemi di attualità, con relatori competenti, capaci di combattere ignoranza e luoghi comuni.

Esperienze personali

Cosa l’ha motivata a entrare e assumere un ruolo di leadership nella SOMS e qual è stato il progetto o l’esperienza più significativa durante il suo mandato?

Sono entrato nella SOMS esattamente 25 anni fa, con i miei alunni di terza media. Stavano studiando la Rivoluzione industriale, periodo nel quale comparvero le prime forme associative di mutuo soccorso in difesa degli operai. Hanno prodotto una ricerca introduttiva all’opuscolo che venne poi pubblicato. Non me ne sono più andato e poi ho accettato la presidenza. Con un gruppetto di soci davvero in gamba abbiamo portato avanti l’Associazione in un momento di transizione alquanto impegnativo. L’anno prossimo conto di passare il testimone a forze fresche e motivate.

Messaggio alla Comunità

Cosa vorrebbe dire ai soci attuali e potenziali della SOMS?

Di avere fiducia. Se siamo arrivati fin qua, possiamo continuare ancora, l’attuale situazione sociale non è certo felice, per la SOMS c’è spazio!

Come possono i cittadini, altre associazioni e le istituzioni contribuire al rafforzamento e al sostegno della vostra missione?

Cittadini e Associazioni ci hanno sempre sostenuto, anche il Comune guarda con occhio di riguardo alla SOMS, adesso c’è solo una cosa che manca: una SEDE!

Ringraziamo il presidente Scaramuzza per il suo tempo e per aver condiviso con noi le preziose informazioni e i progetti della SOMS, alla quale auguriamo continui successi e un prospero futuro.

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