Il 15 dicembre, nel consueto e misterioso silenzio, ci saranno le elezioni dei Consorzi di Bonifica, un appuntamento elettorale che passa sempre inosservato per la maggior parte dei cittadini.
Eppure, sono votazioni pubbliche, aperte a tutti i proprietari di immobili iscritti nel catasto consortile.
In un Veneto in cui la stragrande maggioranza degli abitanti, non e’ poco.
Sono le elezioni in cui si decide chi avrà la responsabilità della gestione di opere fondamentali per il nostro territorio, come la manutenzione e la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Ma chi lo sa?
Chi è informato su cosa fanno realmente i Consorzi di Bonifica?
Siamo di fronte a una situazione in cui solo una minima parte degli aventi diritto va a votare – spesso meno del 5%, alle ultime elezioni della mostra area meno del 3 % – a dimostrazione che solo pochi “interessati” decidono per tutti.
Insomma : un affare per pochi !
Le amministrazioni locali, compresa quella di Marcon, mai si preoccupano di organizzare incontri pubblici, per spiegare ai cittadini come funziona tutto questo.
Ci si limita al silenzio, continuando nel frattempo a spendere fondi consortili ma con destinazione ad uso pubblico per organizzare queste elezioni.
L’assemblea eletta dai pochi votanti approva i bilanci, i piani di attività, i regolamenti interni e nomina il presidente.
Naturalmente il presidente e i consiglieri ricevono compensi, e nonostante non si tratti di cifre spropositate, resta comunque una questione che meriterebbe maggiore trasparenza.
Solo ieri sera difronte alla poca partecipazione un politico di razza, mi contradiceva dicendo che non è l’informazione che manca ma la volontà dei cittadini.
Mah!