L’esordio nel 2018, con “L’uovo di Mary” per le edizioni Cleup di Padova (emozionante racconto autobiografico); nel 2023 Antilia editore le pubblica “Triplo concerto”, in cui narra con timbro poetico la straordinaria vita Anna Mancini Rizzotti, fondatrice di Advar e presidente dell’hospice “Casa dei Gelsi”; ed ora, fresco di stampa, ecco il nuovo libro di Elena Carraro, titolato “La relazione possibile” e pubblicato dalle edizioni Cleup.
Come definire questa terza esperienza narrativa di Elena Carraro? Short story, direbbero gli inglesi; romanzo breve, diciamo noi; a me piace definirlo “centopagine”, come la collana diretta a suo tempo da Italo Calvino per Einaudi. Comunque lo si voglia intendere, si tratta di una esperienza narrativa in cui la scrittrice moglianese conferma appieno la sua cifra stilistica, sia nel modo di raccontare sia in ciò che racconta. Elena possiede quel genere di scrittura che, su altri versanti, appartiene agli scrittori di polizieschi o thriller, quel procedere indiziario sul piano psicologico e quell’incedere narrativo che generano attesa, suspense, partecipazione emotiva.
Un’intensità ritmica che viene rafforzata dal contenuto stesso della storia. Il protagonista, di fronte a un lutto improvviso e a un’imprevista e sempre più angosciante limitazione, è costretto a riflettere sulle superficiali abitudinarietà della vita, a indagare sulle oscurità della sua esistenza. Via via la penna di Elena Carraro si trasforma in bacchetta rabdomantica che sa scavare ed entrare nella dimensione profonda dei nostri sentimenti, spesso contraddittoria e perfino sorprendente come accade all’incredulo protagonista della storia.
Il titolo stesso, tuttavia, ci induce a sperare in un diverso finale, nella possibilità di governare apatie e passioni, di trovare le “chiavi” per dare un senso alla nostra esistenza.
“La relazione possibile” di Elena Carraro verrà presentato venerdì 8 novembre alle ore 18.00 nel Caffè Teatro in piazzetta “Giorgio Gaber”, Mogliano Veneto.