Overturismo. Hanno provato a sostituirlo con iperturismo, con straturismo ma non è andata, over funziona di più, l’inglese si sa stravince. Troppo turismo, massa foresti diremmo noi, vuol dire che il turismo da risorsa economica diventa l’economia, diventa l’unica elica su cui gira una città, un luogo.

Senza tanti giri di parole pensiamo tutti a Venezia. Milioni di persone (dicono trenta) invadono in un anno un centro storico in cui risiedono 50.000 persone, due Mogliano più o meno. Qualcuno per divertimento faceva il calcolo, 60 chili per turista insieme fanno un peso stratosferico che potrebbe far sprofondare la Serenissima, Mose o non Mose. Non scherza invece il sindaco di Venezia (nostro concittadino peraltro) che ha introdotto un ticket temporaneo per entrare nella città. Decisione discussa che qualcuno vede in contraddizione con l’ampliamento dell’aeroporto e del porto crocieristico. Insomma, volete decidere? Volete qualche altra milionata di selfisti o no? L’ideale sarebbe riprodurre una Venezia nella zona di Porto Viro, posto ce n’è e l’economia rovigotta migliorerebbe.

Altra parola parente che mettiamo sul tavolo è gentrificazione. Come dire, trasformiamo un quartiere in una zona turistica, compriamo case o alziamo gli affitti, cacciamo gli abitanti storici, gli artigiani e mettiamoci ristoranti, bed and breakfast, affittacamere e negozietti di souvenir. Un esempio per tutti? Trastevere. Un quartiere popolare che un po’ alla volta si è turisticizzato fino al midollo. Prezzi altissimi, chi possiede un appartamento, lo vende o lo affitta e va ad abitare in una periferia Tor qualcosa. Inutile dire che la gentrificazione snatura la vera natura della città e di chi la vive. Di Trastevere adesso se ne parla solo per la movida o per lo spaccio. Me ne dispiace.

Ho parlato prima di ristoranti. Facciamo una gitarella a Firenze. Un giornalista famoso ha parlato di mangificio, nel senso che è diventata un’interminabile sequenza di pizzerie, di Mac Burger, di kebab, di pseudo trattorie tradizionali. Un mangificio per turisti da sfamare velocemente e alla buona. In una visita di cinque o sei ore una è dedicata al cibo, ogni turista lascia minimo una trentina di euro al giorno. Se i visitatori sono centinaia di migliaia…

Torniamo all’overturismo per fortuna d’estate la maggioranza dei bagnanti va a Rimini, come nei film, o in Versilia da Briatore. No? È dove va? Al nostro Cavallino-Treporti, prima spiaggia per presenza in Italia, solo 7 milioni quest’anno, si può migliorare…

Otello Bison
Otello Bison scrive a tempo pieno dividendosi tra narrativa e divulgazione storica. Collabora al “ILDIARIOONLINE.IT” su temi ambientali e locali.

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