Ogni anno, in questa giornata di consumismo sfrenato, mi ritrovo a riflettere su chi siano gli โschiaviโ di oggi.
In toto o in parteโฆ noi!
Noi, intrappolati in un sistema che ci spinge quasi inconsapevolmente a comprare, a desiderare, a consumare.
Da professionista nel mondo del โfashionโ per oltre quarantโanni, conosco bene il fascino e le illusioni di un mondo che si nutre di consumo.
Ho vissuto da vicino la dinamica del โcomprare per essereโ, osservando come la logica del profitto immediato si sovrapponga a ogni altra considerazione.
Una dinamica che ha finito per inaridire il mio senso di appartenenza a un mondo della moda che ho davvero amato e che mi ha indirizzato ad โattaccare le scarpe al suoloโ, come amo dire, senza sofferenza.
La realtร era, ogni giorno che passava, sempre piรน evidente ai miei occhi:
un circolo vizioso in cui si produce, si consuma e si spreca, senza mai chiedersi a che costo.
Un sistema che distrugge risorse, inquina, impoverisce, mentre i numeri del Black Friday diventano un trofeo per chi non vuole guardare oltre il proprio profitto.
Nel mio piccolo ho sempre tentato di lottare contro questo maรฎtre ร penser, cercando di cambiare questa narrativa dallโinterno, pur consapevole di passare come una sorta di Don Chisciotte in mezzo ai mulini della vorace โprenditoriaโ di chi รจ protagonista dellโeconomia e del mercato.
Il silenzio con cui questo comportamento รจ accolto รจ inquietante, quasi surreale.
Oggi, prestato davvero e senza alcuna velleitร al servizio della comunitร attraverso lโimpegno politico, continuo a barrire per smentire la menzogna del โcompra ora e paga dopoโ.
La sostenibilitร ambientale non รจ uno slogan da marketing: รจ una necessitร .