Anno nuovo, vita nuova, evvivaaaaa!!!!.
Ma quanto sono babbei gli umani nelle loro espressioni scontate e per nulla riscontrabili nella realtà, se non come banale auspicio qualunquista. Anno nuovo, vita di sempre e, assai spesso, peggiore di quella trascorsa. Se questo poi significa “nuovo”, certo ci siamo; se dovesse invece significare “con nuovi entusiasmi”, siamo decisamente fuori rotta.
“Niente di nuovo sul fronte occidentale”, potremmo invece dire, ricordando il titolo di un drammatico romanzo. Perché questa è la dura realtà, che tutto lascia presagire possa soltanto peggiorare. E che possa farlo sotto i buoni auspici di un certo Elon Musk, noto esponente di estrema destra che ormai fa da padrino ai trionfali destini del capitalismo occidentale, di cui siamo timidi esponenti espropriati. Nel senso che abbiamo svenduto tutto ciò che facevamo di “italiano”, conservando soltanto il ridicolo ministero del “made in Italy” voluto dai patrioti e sovranisti che ci governano.
Ah, cominciamo proprio bene, diranno i miei soliti, affezionatissimi lettori. Avresti dovuto porgerci i tuoi speciali “Auguri naturalistici” e invece …. Ma che razza di naturalista sei!!!! Guarda che la pazienza ha un limite e se fino ad ora ti abbiamo seguito in sette, se vai avanti così la vedo dura.
D’accordo, ragazzi, scusate, il 28 dicembre dell’anno di grazia 2024 ho fatto colazione davanti alle immagini di un ospedale palestinese che bruciava e a cinquanta morti sotto i bombardamenti decisi dal criminale di guerra Netanyahu. Non solo, ma con i quotidiani che dedicavano pagine intere alla giornalista italiana arrestata in Iran, invece che alle quarantacinquemila vittime della guerra di vendetta israelo-statunitense.
Che dovevo fare? Abbozzare, parlandovi dell’Ibis sacro africano, dell’Airone guardabuoi, del Parrocchetto dal collare o di Selysiothemis nigra, che neppure saprete mai cosa sia? Volevate che vi parlassi di Cacyreus marshalli, del punteruolo delle palme o del rodilegno asiatico? O per caso vi interessavano lo Sciacallo dorato, il Cane procione o il povero lupastro in dispersione che sta girando intorno al vostro giardino da un paio di giorni? Ma vi rendete conto che, se non risolviamo i problemi degli umani che popolano questo bellissimo e disgraziato Pianeta in circa otto miliardi (!!!), non ha senso parlare di nulla?
Ho trascorso tutta la vita impegnandomi nel disperato tentativo di convertire l’umanità che potevo avvicinare e contattare, alle nobilissime e imprescindibili Scienze Naturali, lo confesso. Non essendo però Gesù Cristo non sono riuscito nel miracolo e tutto sta andando peggio di prima. Ecco la semplice ragione per cui mi sto “un tantino demotivando”. Perché a un certo punto si finisce come quel tizio del film di Verdone, che viene in Italia dalla Germania per votare e gli rubano tutto, costringendolo ad un divertentissimo “vaffa” finale, nei confronti degli italioti.
Per fortuna non siamo ancora a questo punto. Nel senso che, nonostante tutto e dunque nonostante il consumo di suolo inarrestabile della nostra “patria veneta”, nonostante le costosissime pedemontane deserte, nonostante la plastica sparsa quotidianamente in ambiente a tonnellate e nonostante i siluri europei che minacciano di mangiarsi i bambini che vogliono nuotare nell’acqua “limpida” dei fossi, noi (plurale maiestatis dovuto ancora una volta all’età), abbiamo ancora voglia di farvi e di farci gli auguri.
Se questo non vi pare un segnale positivo non sapremmo proprio cos’altro potrebbe esserlo.
Auguri, dunque, ai milioni di lettori de “Il Diario on line”. Auguri di un anno buono, che nelle nostre intenzioni significa innanzitutto di Pace e di Giustizia per i popoli del mondo. Ma che significa anche speranza di un comportamento meno antropocentrico, più consapevole dei limiti delle risorse da cui attingiamo, dei diritti degli altri esseri viventi e del diritto di ciascuno alla Bellezza. Bellezza che non viene espressa dal “design italiano”, ma che emana dalla Natura, dai paesaggi intonsi, dai cieli puliti e decorati di nuvole, dalle foreste sconfinate e dagli oceani in cui ancora danzano le balene (se il giapponese e i norvegesi lo consentono).
BUON ANNO NATURALISTICO A TUTTI.