Comincia venerdì 17 gennaio l’attività dell’anno 2025 dell’associazione Comitato a Difesa delle Ex Cave di Marocco e del forum nazionale “Salviamo il paesaggio”.
In occasione dell’inizio del nuovo ciclo di conferenze sul tema ambientale organizzate dal Comitato a Difesa delle Ex Cave di Marocco, abbiamo avuto la possibilità di scambiare due parole con Paolo Favaro che ci ha parlato anche del suo storico impegno per la difesa dell’ambiente e del paesaggio in particolare.
- Quando è nato il tuo interesse per l’ambiente?
Il mio interesse per l’ambiente è nato nel 1982 con la fondazione del Gruppo Ecologico Moglianese che ha rappresentato la prima forma di attivismo ambientale a Mogliano Veneto. Gli anni ’80 sono stati un periodo positivo per la lotta a difesa dell’ambiente, anche a livello politico questa tematica cominciava ad avere una certa importanza.
Il nostro lavoro come Gruppo ecologico ha raggiunto un alto livello nel 1992 quando due nostri esponenti sono diventati uno sindaco, Diego Bottacin, e uno Assessore all’ambiente, Sandro Lauzzana. Dopo questo momento comincia per me ed altri componenti un progressivo distacco dal Gruppo poiché stava diventato sempre più un gruppo di carattere politico.
- Hai continuato la tua attività nonostante il distacco dal Gruppo?
Dal 1995 segue un periodo di impegno individuale fino al 2004 quando nasce il Comitato a Difesa delle Ex Cave di Marocco.
- Di cosa si occupa il Comitato a Difesa delle Ex Cave di Marocco?
Come Comitato abbiamo aderito al forum nazionale “Salviamo il paesaggio” di cui siamo una delle tante componenti. A livello locale il nostro principale obbiettivo è il recupero alla collettività di un bene naturale di notevoli dimensioni ed importanza, le Ex Cave Senili di Marocco. Come Comitato sosteniamo anche altre iniziative in difesa dell’ambiente e del paesaggio: difesa di fiumi come il Piave e lo Zero o come la lotta contro l’utilizzo di suolo agricolo per la collocazione di impianti fotovoltaici.
Come forum lottiamo contro il consumo del suolo e abbiamo presentato anche una proposta di legge alla Commissione della Camera che purtroppo non ha avuto seguito.
- Quali sono le attività che organizzate?
Ogni anno organizziamo conferenze con esperti, rassegne cinematografiche dedicate a temi ambientali. Inoltre organizziamo escursioni di conoscenza critica del paesaggio, di solito sono tre in primavera e tre in autunno soprattutto in Veneto e in particolare nel trevigiano e nel Bellunese
- Ci può dare maggiori informazioni per quanto riguarda il nuovo ciclo di conferenze che inizierà venerdì 17 gennaio?
Saranno quattro serate molto interessanti.
La prima, venerdì 17 gennaio, è dedicata allo straordinario mondo dei funghi con Paolo Spigariol, fotografo di fama nazionale e autore di molti libri.
Il secondo appuntamento, venerdì 24 gennaio, Flavio Faoro ci guiderà nello straordinario paesaggio della Val Belluna che ha come elemento caratteristico delle chiesette.
Nel terzo appuntamento, venerdì 31 gennaio, il biologo Renato Semenzato tratterà il tema dei grandi predatori delle nostre montagne.
Nell’ultimo incontro, quello di venerdì 7 febbraio, potremo, invece, osservare un paesaggio particolare, le aree umide e nello specifico: gli Alberoni e la rotonda di Campocroce. Relatori della serata saranno Alberto Zanaboni e Tommaso Fasolo.
Vi aspettiamo numerosi!