In questo inizio anno 2025 sono successe un po’ di cose:
un delfino è stato salvato nella laguna di Lignano Sabbiadoro. Rimasto ingabbiato nelle acque poco profonde, è stato liberato e monitorato mentre prendeva il largo;
in Antartide è stato raggiunto il ghiaccio di 1,2 milioni di anni fa. Gli scienziati sono riusciti a fare un carotaggio di 2800 metri nella calotta. Il suo studio racconterà per la prima volta dettagli sulla storia del clima e dell’atmosfera della Terra;
il cammino che collega Bologna a Firenze attraverso gli Appennini, la Via degli Dei, è il primo cammino al mondo certificato sostenibile;
l’isolotto di Punta Pennata è stato messo all’asta. Il Sindaco di Bacoli vuole comprarla perché questo tesoro naturale e culturale resti nella comunità, e diventi area protetta e patrimonio pubblico, salvandolo dalle speculazioni;
in Spagna il governo vuole creare un abbonamento mensile a prezzo contenuto che valga su metro, autobus e treni di tutto il paese, per incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Un esempio in Europa è il Climate ticket in Austria;
la popolazione della gru siberiana, un uccello che era sull’orlo dell’estinzione, oggi è aumentata del cinquanta per cento, grazie ad una fondazione per la conservazione;
250mila ettari di paesaggio saranno ripristinati in Gran Bretagna per affrontare la crisi climatica;
Jane Goodall, una delle migliori ricercatrici e massime esperte di scimpanzè, ha ricevuto la medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile statunitense, per il suo lavoro per la conservazione;
negli Stati Uniti si continueranno a proteggere i grizzly delle Montagne Rocciose;
a Los Angeles un uomo ha salvato un coniglio selvatico dalle fiamme degli incendi che stanno distruggendo la contea;
Azioni grandi e piccole in ogni parte del mondo che fanno sperare in un mare di notizie negative. Ci si prova anche qui a Marcon ma è molto difficile avere sostegno. Nel rifiutare tutte le richieste dei cittadini (di questo parleremo nella prossima puntata), alla richiesta di piantare altri alberi sul suolo comunale, l’amministrazione ha detto no, affermando che quegli alberi dovevano essere piantati vent’ anni fa, perché se ne potesse godere oggi. Non ci si rende conto della contraddizione: da una parte è condivisa l’importanza del piantare alberi, dall’altra ci si oppone perché la cosa doveva essere fatta dall’altra fazione politica tempo addietro, e, se quest’ultima non l’ha fatto, perché occuparsene oggi. Non si accettano suggerimenti dai “professoroni” di sinistra. Così però si inciampa in un assurdo che palesa unicamente la miopia ambientale di questa amministrazione, che ha ben pensato di tagliare gli alberi piantati oltre vent’anni fa, più di cento. Dicono di avere una visione, e se ne fanno vanto, ma lasciano intendere che l’ambiente non ne faccia parte. Fra vent’anni i bambini di oggi ci chiederanno perché non abbiamo agito prima e, intanto, è stato superato il limite di 1,5 gradi in più sulla temperatura media annuale. Punto di non ritorno, che non dovevamo superare, e andrà sempre peggio, se non cambiamo le cose. Sembra che non venga compreso che “insieme possiamo e dobbiamo salvare la natura, per noi stessi e le prossime generazioni” (Jane Goodall).