Il Wine Creative Lab 47 Anno Domini a Roncade ospiterà la mostra “Guardami” dell’artista trevigiana Michela Pizzinat. Il suo percorso artistico si è evoluto a partire dalla sua formazione al Liceo Artistico di Treviso, passando per l’Accademia delle Belle Arti di Roma e la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Ha sperimentato diverse tecniche artistiche: dalla scultura alla pittura alla grafica. È evidente nelle sue opere una forte influenza dell’arte rinascimentale, ma anche della corrente surrealista, della tecnica delle stampe giapponesi e delle recenti tecniche del fumetto e dell’illustrazione.

In questa mostra saranno esposte le opere più significative della sua ricerca artistica; l’artista si è interessata della complessità della realtà femminile raggiungendo il tema contemporaneo della violenza fisica e psicologica di cui sono vittime le donne. La mostra è un connubio tra la tecnica e la capacità comunicativa della sua arte con il forte impegno sociale e di sensibilizzazione verso una tematica molto delicata.  È un tema caro all’artista tanto da aver già esposto alcune opere in altre mostre a Venezia e a Londra; inoltre ha partecipato ad un progetto promosso dal Ministero della Giustizia, chiamato Violenza Mai, che è stato presentato a Roma e a Treviso.

All’interno della mostra sono state raccolte le opere principali che evidenziano il percorso dell’artista stessa maturato nel corso nel tempo. L’elemento comune è la concezione della donna rimasta invariata nel corso del tempo: la continua dicotomia tra i doveri che le derivano dal suo ruolo sociale e il desiderio di realizzazione di sé stessa. Nasce in questo contesto la serie di opere intitolata Dame, una serie di ritratti di donne del passato e del presente realizzate su uno sfondo nero che esalta le figure stesse, una tecnica che ricorda l’arte fiamminga.

Alcuni sono ritratti anonimi di giovani donne che sembrano più delle rappresentazioni iconiche e spesso sono affiancati da elementi simbolici come per esempio il coniglio bianco, le rose rotte, la volpe o l’usignolo che rappresentano il dolore e la malinconia dell’esistenza sofferta.

Altri ritratti invece raffigurano delle donne vittimi dei recenti femminicidi, queste sono rappresentate come delle “martiri moderne” con ampie vesti e aureola.

Tra queste colpisce la raffigurazione di Giulia Cecchettin, raffigurata con una lunga veste che ricorda la profondità delle acque del Lago di Bracis, la rappresentazione di Giulia Tramontano con un uovo che simboleggia la natività mancata e quella di Chiara Gualzetti con un dragone sul manto.

Sono tutte figure che tramite degli elementi chiave specifici invitano l’osservatore a riflettere ed a interpretare le immagini anche ad un livello psicologico, sociale e interiore.

La mostra inaugurata sabato 25 gennaio, sarà visitabile fino al 6 aprile dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 19:00 con ingresso libero.

Agnese Tozzato
Agnese Tozzato è nata a Treviso il 26 Aprile 1997. Ha frequentato il liceo scientifico presso il Liceo Giuseppe Berto di Mogliano Veneto e si è diplomata nel 2016. Ha proseguito gli studi presso l’università Ca’ Foscari conseguendo la laurea triennale in Storia con una tesi in storia delle istituzioni nel 2021. Attualmente sta frequentando l’ultimo anno di laurea magistrale sempre presso Ca’ Foscari. Ama praticare sport, soprattutto l’atletica leggera, e si dedica all’insegnamento di questo sport ai più piccoli. Ha una passione per la scrittura, la fotografia, il cinema e la musica.

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