Giovedì 16 maggio, il nostro Comune di Marcon è stato colpito da un forte maltempo. Questo evento ha causato disagi non trascurabili, dalle strade che sembravano fiumi ai seminterrati allagati, ricordandoci ancora una volta dell’impatto del cambiamento climatico, che rende le condizioni meteorologiche estreme una realtà sempre più frequente.
Ripensando agli eventi passati nelle nostre zone, come le pesanti piogge del novembre 2019 e l’alluvione del settembre 2014, notiamo un preoccupante aumento della frequenza e dell’intensità di questi fenomeni. Nel 2019, le strade si trasformarono in torrenti e gli edifici subirono danni considerevoli. Nel 2014, l’esondazione del fiume Dese danneggiò i terreni agricoli locali.
I temporali di questa intensità sono fenomeni strettamente collegati al cambiamento climatico. L’aumento delle temperature globali causa una maggiore evaporazione degli oceani, portando a precipitazioni più intense e frequenti. Inoltre, anche se non è il caso di Marcon, l’innalzamento del livello del mare contribuisce a rendere le inondazioni costiere più gravi. Questi cambiamenti climatici aumentano la probabilità di eventi meteorologici estremi proprio come quello che abbiamo vissuto il 16 maggio. Guardando avanti, è evidente che non possiamo più permetterci di ignorare i segnali del cambiamento climatico. Dobbiamo adottare un approccio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, riducendo la nostra impronta ecologica e promuovendo soluzioni verdi. Solo attraverso consapevolezza e azioni concrete potremo continuare a proteggere il nostro territorio e garantire un futuro migliore per tutti.