Cominciamo col segnalare una novità “topografica”: quest’anno gli “Aperitivi poetici” si svolgeranno in piazzetta del teatro “Giorgio Gaber” e non più, come le precedenti edizioni, a Villa Stucky, causa lavori in corso per il restyling del parco. Gentilmente, prendete nota.
Proseguiamo evidenziando la qualità di questa quarta edizione. Il programma prevede infatti quattro appuntamenti di spicco, tutti da vivere sorseggiando un buon aperitivo al caffè Teatro di Mogliano.
S’inizierà il 5 settembre alle ore 18 alla riscoperta di Guido Costantini, poeta nato a Trieste ma moglianese di adozione. Trascorse infatti gran parte della sua vita nella nostra città, e anche se visse in modo appartato, probabilmente condizionato dalla malattia, fu amico degli uomini di cultura del tempo, dentro e fuori Mogliano. La sua attività poetica iniziò nel 1957 con la raccolta “Triste lode alla natura” stampata dalla tipografia Carniello e continuò con “Distinzione di merito” e “Il segno orizzontale”,Rebellato editore, con cui vinse il premio Alte Ceccato. Nel 1979 “L’Almanacco dello Specchio Mondadori” gli pubblicò “Litanie del corpo e altre poesie”. Fu molto apprezzato da Andrea Zanzotto, che lo lodò con le sue prefazioni, e da Fernando Bandini, sua l’introduzione alle poesie dell’Almanacco. Per l’occasione, l’associazione Omega e Arcari editore hanno realizzato una preziosa plaquette curata da Pier Franco Uliana e Giovanni Turra, con gli scritti di Zanzotto e Bandini e una accurata scelta delle sue poesie. Lo ricorderanno Pier Franco Uliana, Giovanni Turra e Lucio Carraro.
Ospite del secondo incontro, giovedì 12 settembre alle ore 18, sarà Violante Vibora. Diplomata al Liceo Artistico, nel 2015 ha pubblicato la sua prima raccolta poetica “Lo sciamano ha i piedi nudi”. Nel 2018 esce “Fioriture”, La Vita Felice editore, ed è del 2021 il suo ultimo lavoro poetico “Quaderni dell’amore e del pericolo”, Ronzani Editore. Recentemente ha dato vita a “Ligustra”, poesia a casa Violante, un incontro a scadenza mensile nella sua abitazione per leggere e parlare di poesia e letteratura, creando una pagina facebook dedicata. Nella sua poesia si respira una libertà sempre nuova, quella di cogliere lo straordinario nell’ordinario, orizzonti sconfinati nel giardino di casa, il cosmo e la natura in una siepe a bordo strada. E l’impalpabile, l’indescrivibile dell’animo umano. Lei stessa ha commentato: “Sono felice che molti miei lettori abbiano colto questo senso di libertà nelle mie poesie, perché è quello che io provo quando scrivo. Con una penna e un quaderno, con una tastiera io divento regina, anarchica, esploratrice, natura, sconfinata… posso essere tutto e non avere vergogna.” Sarà Elena Carraro a condurre e a dialogare con la poetessa trevigiana.
A seguire altre due belle e importanti occasioni. Giovedì 19 settembre alle ore 18, Pier Franco Uliana presenterà il suo ultimo libro “Nubicuculìa”, De Bastiani editore (in attesa della raccolta completa dei suoi versi che verrà pubblicata da Quodlibet nell’autorevole collana curata dal filosofo Giorgio Agamben). Amplissima è la biografia poetica di Uliana: numerose le raccolte di poesie nel dialetto del Cansiglio, fra le quali ricordiamo “Il bosco e i varchi” (premio “G. Pascoli”, 2015) e “Per una selva”, con una nota di G. Agamben (premio “Salva la tua lingua locale”, Roma 2020) e in lingua (in evidenza: “Ornitografie” Premio “Arcipelago_Itaca”, “Corrispondenze dal roseto boreale”, Premio “R. Giorgi”). È autore inoltre di racconti, studi sui toponimi del Bosco del Cansiglio e ricerche lessicografiche ed etimologiche sul dialetto rustico vittoriese e trevisano. Ha tradotto testi di poeti veneti due-trecenteschi. “Nubicuculìa” è un canzoniere, un’autentica voliera che raccoglie gran parte degli uccelli del Bosco del Cansiglio. Pier Franco Uliana li canta nell’idioma dialettale che si dispiega in poesia augurale; una raccolta che per densità lessicale e mirabili metafore, rinvia alla grande tradizione della poesia provenzale. Sarà Giovanni Turra a dialogare con Pier Franco Uliana.
Giovedì 26 settembre alle ore 18 il gran finale con Giovanni Turra. Il poeta Sebastiano Gatto presenterà la raccolta “PEEPSHOW, poesie 1996-2023” pubblicate nella prestigiosa collana “giallo oro” di “Pordenonelegge poesia” Samuele editore. Giovanni Turra è nato a Mestre nel 1973, ma vive da tempo nella nostra città. Insegna italiano e latino nei licei ed è cultore della materia presso il dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2017 al 2022, con Igor de Marchi, Maddalena Lotter e Sebastiano Gatto, ha diretto per Amos Edizioni la collana «A27 poesia». Ha pubblicato i libri di poesia Planimetrie (Book 1998), Condòmini e figure (in Poesia contemporanea. Nono quaderno italiano, Marcos y Marcos 2007), Con fatica dire fame (La Vita Felice 2014). Come studioso, si è occupato di letteratura di viaggio e letterature straniere nella stampa italiana tra le due guerre, della ricezione del mito classico nella poesia italiana recente, dell’opera di Luciano Cecchinel e Francesco Biamonti. Scrive di questa raccolta il critico e poeta Roberto Cescon: “A colpire sono la coesione e la coerenza di un corpus poetico che progredisce (…) da un caseggiato con finestre, balconi e cortili interni, al limitare di un bosco che ricorda l’Ingens Sylva dell’inconscio (…) ogni parola sembra tornita con l’accetta e lo sguardo è ora allato ora frontale. PEEPSHOW conferma quella di Turra come una voce forte nel panorama italiano odierno: canto, grido o verso animale, essa chiede (non intima) amorevole attenzione”.
Quattro appuntamenti per respirare la meraviglia della poesia: vi aspettiamo!