LETTERATURA QUOTIDIANA

“Letteratura quotidiana” (Vitrend editore, 16 €, pag. 190, Anno 2024), l’ultimo lavoro di Silvana Poli, non è solo un viaggio nel Tempo alla (ri)scoperta di undici brani di altrettanti autori che hanno scritto la storia della letteratura italiana.

Non è nemmeno – come si legge in quarta di copertina – una proposta che l’autrice fa ai lettori di trovare nei testi raccolti qualcosa che li possa ispirare, consolare, sostenere nella propria quotidianità.

Il volume di Silvana Poli originaria di Rovereto, classe 1967, di professione insegnante, e già autrice del libro “Letteratura Passpartout”, edito da Bruno editore, è “qualcosa” di più.

È un “simposio”, dove l’autrice, con un linguaggio semplice e appassionato, intrattiene i suoi lettori raccontando loro la vita, le opere, e il contesto storico nel quale sono vissuti i protagonisti del suo libro.

San Francesco, Dante, Petrarca, Boccaccio, Foscolo, Leopardi, Pascoli, D’Annunio, Pirandello, Deledda, e Ungaretti, vengono chiamati a raccolta dalla professoressa Poli per raccontarci cos’hanno imparato dalla propria vita.

Apprendiamo così da San Francesco – il primo autore a scrivere in volgare – l’arte del saper  ringraziare, attraverso il suo meraviglioso Cantico delle Creature; da Dante invece, l’umiltà di guardare il Mondo attraverso gli occhi dei bambini, mentre da Petrarca e da Foscolo, il piacere della scrittura, ed il sapersi riposare per riappacificarci con noi stessi.

Da Leopardi impariamo il potere dell’immaginazione, dal Pascoli quanto è importante avere un porto sicuro dove potersi rifugiare mentre da Pirandello e da Ungaretti l’arte di trasformare una nostra sventura a nostro vantaggio, e saper accogliere ciò che la sorte ci pone dinnanzi.

Da Grazia Deledda apprendiamo la capacità di perdonare, e da D’Annunzio, infine, il sapersi cimentare nell’illusione.

Un libro, “Letteratura quotidiana”, da tenere sul proprio comodino, pronto per l’uso in caso si abbia voglia di partire nuovamente per un viaggio lungo otto secoli, a braccetto degli autori, e da chi ce li ha fatti conoscere, e apprezzare.

Un libro, al quale mi auguro Silvana Poli possa farne seguire altri, sapendoci appassionare sempre di più alla Letteratura così come alla Storia del nostro Bel Paese.

Antonio Fabris
Classe 1974, da venticinque anni dipendente della Confcommercio di Treviso, vivo da sempre a Mogliano Veneto, e sono un appassionato di Storia locale. Fan di Giovannino Guareschi, lettore di libri sul Veneto, e sulla mia città, frequento, e collaboro, con il Gruppo Ricerca Storica Astori "Don Giuseppe Polo". Da un paio di anni a questa parte, mi sono appassionato anche alla storia del ghetto di Venezia, in particolare della letteratura ebraica (1558-1663).

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