Lo spettacolo proposto e programmato da ANPI provinciale e da ANPI “Maria Braut” Mogliano Veneto, con CGIL, SPI, e Officina 31021, sembra oggi più che mai necessario: uno spazio di parola e musica per riflettere sul nostro presente che, in seguito ai risultati elettorali, ci pone di fronte con più gravità i temi della libertà, della garanzia di alcuni diritti inalienabili, della possibilità che intolleranza e indifferenza siano legittimate da chi è chiamato a governare l’Italia. Una richiesta di responsabilità, di presenza civile, di condivisione per non tradire giovani donne e uomini-che hanno sperato in una società giusta e per la sua realizzazione hanno combattuto e sono stati uccisi.
Qui di seguito la scheda di presentazione.
“Ruggine (Morto per la libertà?)” è il nuovo libro-spettacolo di Carlo Albè, scrittore indipendente e giornalista freelance di stanza in quel di Milano.
Ruggine è una novella a spasso tra passato, presente e futuro ambientata a Milano.
Ettore, un ragazzo di soli vent’anni ne è il protagonista.
Ettore non è come gli altri per un semplice motivo: ha perso la vita il giorno prima che la città, medaglia d’oro per la Resistenza, venisse liberata dai partigiani, nel lontano 1945.
Il ventenne dalla barba sfatta e la pelle ingiallita è quindi frutto dell’immaginazione, in lui sono racchiuse le tante sfaccettature caratteriali e idealistiche che hanno contraddistinto tutti quei giovani, immolatisi per donare al nostro paese una sudata democrazia.
Immaginatevi un ragazzo morto nel 1945 e catapultato nel 25 aprile 2015 per un unico grande motivo.
Rivivere ora dopo ora, passo dopo passo l’ultimo giorno della sua vita, visitando i luoghi che lo hanno visto protagonista insieme alla Lotta Partigiana Milanese, scandirne i momenti, riassaporarne le sensazioni, attraversare i ricordi di quella metropoli che con le unghie ha cacciato tedeschi e fascisti, provate a pensare a Ettore in mezzo ai tanti giovani patinati dei giorni nostri che non sanno nemmeno quale sia il significato del 25 aprile, tentate di incasellarlo in una città troppo cambiata per essere vera, dove l’idea di Resistenza è stata svilita negli anni, usata a piacimento dal politicante di turno solo per arraffare qualche voto in più, chiudete gli occhi e immedesimatevi in un ragazzo che torna a essere vivo per un giorno, solo per un giorno, dal sorgere del sole fino al suo tramonto, perché la luce è l’unica forza in grado di mettere in rilievo…la verità.
Una strada che attraversa uno sbiadito presente, ma pronta a lasciare preziose orme di un passato impossibile da dimenticare.